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Abusi su una bimba in una scuola, lo scoprono dopo 50 anni: arrestato prete ormai in pensione

Padre Arthur Masse, prete 92enne in pensione, è stato arrestato per abusi ai danni di una bambina, avvenuti in una scuola. I fatti risalgono a 50 anni fa.
A cura di Giusy Dente
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Arthur Masse
Arthur Masse

La Ford Alexander di Manitoba (Canada) era una scuola cristiana frequentata da bambini indigeni. Aperta nel 1905 e chiusa nel 1970, negli anni è stata al centro di diverse polemiche, a proposito di presunte violenze psicologiche e maltrattamenti fisici ai danni degli studenti. Nel 2011 è stata aperta ufficialmente un'indagine, perché una donna ha denunciato abusi sessuali avvenuti tra il 1968 e il 1970, quando aveva appena 10 anni. A 50 anni di distanza dai fatti, si è forse vicini alla verità: è stato arrestato un prete 92enne, ormai in pensione. L'anziano dovrà comparire in Tribunale il prossimo 20 luglio: in Canada per i reati di aggressione sessuale non c'è prescrizione.

La scuola degli orrori

Negli anni sono emerse tante ombre, sulla gestione degli allievi della Ford Alexander e sul trattamento a loro riservato: conversione al cristianesimo obbligatoria, divieto di parlare lingue indigene, violenze verbali e fisiche. Il governo canadese si è scusato in Parlamento nel 2008, ammettendo una serie di abusi ai danni degli studenti, di fatto allontanati completamente dalle rispettive famiglie, dalle loro tradizioni, dalle loro culture d'origine. La Ford Alexander è stata chiusa nel 1970 e nel 2011 è stata avviata un'indagine penale sulla scuola degli orrori: una preziosa testimonianza ha portato all'arresto di un prete pedofilo.

Arrestato prete pedofilo

Padre Arthur Masse, prete 92enne ormai in pensione, è stato arrestato per aver molestato una bambina di 10 anni a cavallo tra anni Sessanta e Settanta, presso la Ford Alexander di Manitoba. Si è giunti all'arresto dopo una lunga indagine decennale. Più di 80 investigatori hanno lavorato al caso, entrando in contatto con ex studenti alla ricerca di testimonianze, consultando anche documenti e materiali d'archivio.

"Questo arresto è il culmine di un decennio di lavoro degli investigatori, che non sarebbero stati in grado di portare a termine tutto questo senza l'incredibile coraggio delle vittime e dei testimoni, disposti a rivivere il trauma passato e parlare di ciò che è accaduto", ha detto il sergente Paul Manaigre, della Polizia canadese. "Ci si potrebbe chiedere: perché, con tutto questo lavoro, è stata posta una sola accusa e non molte? Purtroppo, a causa del passare del tempo, molte delle vittime non sono in grado di partecipare alle indagini, sia per motivi di salute mentale o fisica, sia perché decedute" ha spiegato il portavoce, che ha comunque invitato altre eventuali vittime di abusi sessuali a farsi avanti e parlare.

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