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Abusi negli orfanotrofi di Vienna, 2384 vittime riceveranno 52 milioni di euro

Dopo nove anni di lavoro la commissione istituita dopo lo scoppio dello scandalo abusi in Austria ha presentato la relazione conclusiva: 2384 vittime riceveranno 52,53 milioni di euro di indennizzo. I casi di abusi più vecchi risalgono al 1945, la maggior parte delle vittime oggi ha tra i 50 e i 69 anni.
A cura di Susanna Picone
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Un risarcimento di oltre 52 milioni di euro complessivi per le vittime di abusi negli orfanotrofi e istituti per l’infanzia austriaci. È quanto emerge dalla relazione conclusiva presentata dalla commissione che era stata istituita dopo lo scoppio dello scandalo in Austria. Per decenni a Vienna bambini ospiti di orfanatrofi e istituti per l'infanzia hanno subito abusi. La relazione conclusiva arriva dopo nove anni dalle prime segnalazioni. Le 2384 vittime riceveranno complessivamente 52,53 milioni di euro di indennizzo. In un primo momento era stato ipotizzato un anno di lavori e un budget di due milioni di euro per le vittime, ma il numero delle segnalazioni ha superato più volte le aspettative e il budget è stato più volte aumentato negli anni. Nella relazione si legge che i casi di abusi più vecchi risalgono al 1945, gli ultimi al 1999, e la maggior parte delle vittime oggi ha tra i 50 e i 69 anni. I casi presentati sono stati in totale 3139, quelli accertati dagli esperti appunto 2384. A tutte le vittime è stato anche offerto un percorso con uno psicologo.

Le scuse del sindaco di Vienna: "Dovere della città assumersi la responsabilità" – Il sindaco di Vienna Michael Ludwig con una nota diffusa oggi ha chiesto scusa a nome della città per quanto accaduto. “Le vittime hanno subito cose incredibili. È il dovere della città assumersi la responsabilità e compensare possibilmente l'ingiustizia subita", ha detto il sindaco austriaco, porgendo "sincere e profonde scuse". "Questo è un capitolo della storia della nostra città che non avrebbe mai dovuto essere scritto", ha aggiunto il consigliere comunale Jürgen Czernohorszky (SPÖ). "Oggi è difficile per noi capire come le nostre istituzioni, impegnate nella protezione dei bambini, siano state in grado di infliggere tanta sofferenza a così tanti bambini e adolescenti", ha commentato anche Johannes Köhler, capo del servizio di assistenza ai bambini e giovani di Vienna.

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