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Empoli, Barbara muore a 42 anni in ospedale: era incinta di 2 gemelli. “Vogliamo la verità”

Parla il marito di Barbara Squillace, la 42enne morta il 19 luglio nel reparto di ostetricia dell’ospedale di Empoli, incinta di due gemelli: “Barbara ha chiuso gli occhi. Ho visto che respirava, ma quando ho cercato di svegliarla è stato tutto inutile”. L’autorità giudiziaria ha aperto un’inchiesta e sequestrato la cartella clinica.
A cura di Ida Artiaco
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"Pensavo stesse dormendo, invece se ne stava andando". Con queste parole Marco Pistolesi racconta, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano "La Nazione", l'improvvisa morte della moglie Barbara Squillace, la 42enne deceduta lo scorso giovedì 19 luglio nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Empoli, dove era ricoverata incinta di due gemelli. La donna era alla quarta settimana di gravidanza ed era stata trattenuta nel nosocomio toscano per iperemesi gravidica. Ma le cause della sua prematura scomparsa non sono ancora chiare ed è per questo che è stata aperta un'inchiesta per fare luce sull'intera vicenda. "L'anatomo patologo – ha spiegato l’Asl Toscana centro – ha riscontrato elementi sospetti in ipotesi di condotte sanitarie incongrue e ha ritenuto di effettuare la segnalazione alla procura della Repubblica. L’autorità giudiziaria ha sequestrato la cartella clinica".

In attesa dell'autopsia, che verrà effettuata sul corpo di Barbara all'inizio della prossima settimana, l'ipotesi di reato potrebbe essere quella di omicidio colposo. "Mi hanno detto che è stata riscontrata un’occlusione intestinale, segno di una possibile negligenza – ha continuato il marito della vittima -. Sapere che forse si poteva salvare, mi tormenta". E ancora, ha sottolineato come "l’unico rimpianto è di non aver battuto i pugni sul tavolo, di non aver preteso che la portassero in un altro reparto. Aveva l’addome gonfio, duro, lamentava continui dolori alla schiena e non riusciva ad andare in bagno. Per stimolare l’intestino, deve camminare, le dicevano. Ma non si reggeva in piedi: aveva perso quattro chili e ne pesava appena quaranta".

Secondo l'uomo, i medici, da quando Barbara era stata ricoverata, non le avevano fatto alcun accertamento all'addome, nonostante il dolore. Poi, ha concluso: "Barbara ha chiuso gli occhi. Ho visto che respirava, ho pensato stesse riposando perché stremata. Ma quando ho cercato di svegliarla in vista del giro di visite, non rispondeva più. Ho chiamato aiuto, sono arrivati i soccorsi e mi hanno fatto uscire. Ma la mia Barbara non si è più svegliata". Sulla vicenda è intervenuta anche l'assessore regionale al diritto alla salute della Regione, Stefania Saccardi, per la quale, "al di là del rispetto per gli accertamenti che farà la magistratura, noi saremo inflessibili e adotteremo ogni provvedimento interno conseguente"

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