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Elena Ceste: storia di un omicidio premeditato

Elena Ceste, il marito Michele faceva avances alla giornalista di ‘Giallo’

La cronista di Giallo ha voluto rendere pubblico lo scambio di sms tra lei e Michele avvenuto sia prima che dopo il ritrovamento della moglie. In un’occasione la donna afferma di aver accettato l’invito a casa del presunto assassinio della Ceste.
A cura di B. C.
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Messaggi compromettenti inviati da Michele Buoninconti ad una giornalista del settimanale ‘Giallo'. E’ stata lei stessa a raccontarlo. La moglie, Elena Ceste, era già morta, ma lui inviava sms su Whatsapp alla cronista. E non solo. “Da qualche tempo – racconta la giornalista – Michele aveva iniziato a mandarmi messaggini molto ambigui tentando più volte un approccio con me. Sei bellissima mi scriveva a tarda ora, usando addirittura il telefono del figlio (…) Poi Michele mi disse: È il compleanno di mio figlio, domani facciamo una festicciola in casa. Vuoi venire anche tu?”. Tutto ciò prima che Buonincontri venisse arrestato per il presunto assassinio della moglie. ” “Così – continua il racconto della giornalista – mi presentai (…) e lui mi fece entrare in cortile con la mia macchina (…) Entrai in cucina, dove Elena trascorreva buona parte della sua giornata. Michele e i figli avevano già preparato il pranzo di compleanno. Quando aprii il frigorifero mi ritrovai di fronte a un’immagine terribile: all’interno, appese una di fianco all’altra, c’erano delle galline già spennate (…)”.

“Durante il pranzo – prosegue – Michele non mancò di mettere tutti in imbarazzo. A un certo punto mi chiese di che segno zodiacale fossi. Scorpione dissi. E lui, pensando di fare una battuta: avete sentito bambini? Proprio come la mamma!”. Dopo aver pranzato la giornalista chiese all’uomo di casa se avesse bisogno di aiuto. “Lo feci per educazione e lui non esitò a rispondermi sì. Puoi lavare i piatti mi disse mostrandomi il lavandino (…) In casa Buoninconti infatti la lavastoviglie non c’è mai stata (…) Durante quella giornata riuscii a vedere tutte le stanze di casa Buoninconti. Un particolare mi colpì molto: non c’era nemmeno una foto di Elena”.

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