Egitto, altri quattro morti e oltre 400 feriti a Port Said
Continuano le violenze a Port Said, dove oggi sono morte altre quattro persone e oltre 400 sono rimaste ferite negli scontri avvenuti durante i funerali delle vittime delle violenze di ieri, quando c'è stato l’assalto alla prigione della città, nella quale sono rimasti uccisi almeno 30 persone. Oggi i disordini sono continuati e sembra che la situazione sia destinata a rimanere difficile da gestire. Dopo la sentenza del tribunale del Cairo, che per i fatti avvenuti il 1° febbraio durante la partita Al Masri-Al Ahli a Port Said, dove morirono 70 persone, ha condannato a morte 21 persone, le violenze non accennano a diminuire. I disordini sono iniziati appena dopo la lettura della sentenza, infatti, ad attendere l'esito del processo erano presenti sia i parenti delle vittime che quelle dei condannati. Proprio questi ultimi hanno attaccato la prigione della città in cui sono detenuti gli imputati, scontrandosi quindi prima con gli agenti di guardia alla prigione e poi anche con l’esercito che è intervenuto. Le condanne a morte comunque dovranno essere confermate dal gran mufti , la massima autorità religiosa del paese. Inoltre tra poco più di un mese la corte si dovrà esprimere su altri 52 imputati e 9 ufficiali di polizia e 3 manager della squadra avversaria accusati di avere avuto un ruolo significativo in quella che è stata definita la peggiore strage della storia del calcio egiziano. Si temono a questo punto scontri ancora più violenti che rendono drammatica la situazione in un Paese dove proseguono anche i disordini in piazza Tahrir, al Cairo, contro il governo Morsi.