Pensioni di dicembre 2025, quando vengono pagate: il calendario di Poste Italiane e le novità in Manovra

Le prossime pensioni verranno accreditate sui conti corrente bancari oggi, lunedì 1° dicembre 2025. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che hanno scelto l’accredito e per coloro che abitualmente ritirano i trattamenti in contanti agli sportelli postali.
Come tutti gli anni, l'assegno di dicembre dovrebbe essere più sostanzioso per quasi tutti i titolari di pensione. Infatti, coloro che rispettano i requisiti previsti, dovrebbero ricevere la tredicesima, la quattordicesima e il cosiddetto bonus Natale, ovvero l'importo aggiuntivo di 154,94 euro introdotto nel 2001 e destinato ai cedolini più bassi.
La tredicesima viene erogata alla quasi totalità dei pensionati, con qualche eccezione (ad esempio per chi ha percepito l'Ape sociale e non ha ancora raggiunto i 67 anni di età). L'importo dipende dal valore del cedolino mensile e dal tempo trascorso dal ritiro dal lavoro: solitamente a una mensilità lorda annua.
La quattordicesima mensilità viene erogata solo in presenza di determinai requisiti di reddito – ai pensionati che hanno un reddito annuo lordo non superiore a due volte il trattamento minimo Inps nel 2025 – e anagrafici – l'accredito viene effettuato sul rateo di dicembre solo a coloro che hanno compiuto 64 anni dopo lo scorso 1° luglio (se si sono raggiunti i 64 anni durante il primo semestre dell'anno, la somma aggiuntiva è già stata erogata sulla pensione di luglio). Coloro che a dicembre non riceveranno la quattordicesima e ritengono, comunque, di averne diritto possono presentare apposita domanda di ricostituzione sul sito Inps.
Il bonus Natale, invece, viene accreditato in base all'importo del cedolino e al reddito complessivo assoggettabile all'Irpef. L'erogazione avviene integralmente solo a chi percepisce una pensione annua non superiore al trattamento minimo, 7.936,87 euro. Inoltre, il reddito complessivo ai fini Irpef non deve superare 11.672,9 euro per i single e 23.345,79 euro per i coniugati.
Vediamo di quanto e come si rivaluteranno le pensioni nel 2026.
Quando pagano le pensioni di dicembre 2025, il calendario di Poste Italiane
Le prossime pensioni potranno essere ritirate in contanti agli sportelli postali a partire da oggi, lunedì 1° dicembre 2025.
La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito.
Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo spettante supera tale limite, il beneficiario è tenuto a comunicare all’Inps una modalità alternativa di pagamento.
I possessori di carta di debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.
Per evitare tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, dove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi.
Pagamento pensioni di dicembre 2025 in banca: le date
Le prossime pensioni verranno accreditate sui conti corrente bancari a partire da oggi, lunedì 1° dicembre 2025, ovvero il primo giorno bancabile del mese.
Come consultare il cedolino della pensione
Il cedolino della pensione – tramite il quale è possibile verificare se il trattamento ha subito delle modifiche nell'importo e, nel caso, per quale motivo – può essere consultato facilmente sul portale online dell'Inps seguendo questi passaggi:
- effettuare l'accesso a MyInps sul portale tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
- tramite la bacheca principale entrare nella sezione "Prestazioni e servizi";
- cliccare su "Cedolino pensione e servizi collegati”.
In alternativa, è possibile chiedere aiuto presso i Caf.
Rivalutazione pensioni 2026, la tabella degli aumenti
La rivalutazione delle pensioni, o perequazione automatica, è un meccanismo che, ogni anno, in base agli indici Istat, adegua gli importi dei cedolini all'inflazione. Il ministero dell'Economia ha confermato per il 2026 una rivalutazione dell'1,4%. Secondo questo dato, la pensione minima Inps dovrebbe aumentare da 603,40 a 611,85 euro.
Ma la percentuale non sarà applicata allo stesso modo a tutte le pensioni e dovrebbe seguire questo criterio:
- nella misura del 100% (quindi con un aumento pieno dell'1,4%) sui trattamenti fino a quattro volte il minimo Inps (2.447,39 euro al mese lordi);
- nella misura del 90% (quindi con un aumento dell'1,26%) sui trattamenti con un importo tra quattro e cinque volte il minimo (da 2.447,40 e 3.059,24 euro);
- nella misura del 75% (quindi con un aumento dell'1,05%) sui trattamenti con un importo oltre cinque volte il minimo (da 3.059,24 euro).
In ogni caso, sulle pensioni peseranno aumenti molto limitati.