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Istat: “Nel 2014 crescita più bassa di quanto previsto”

L’istituto di statistica rivede le stime di crescita economica: “L’evoluzione dell’economia nel corso del 2014 risulterebbe condizionata dagli alti livelli di incertezza e dalle condizioni ancora difficili sul mercato del credito, giudicato solo in lieve miglioramento”.
A cura di Davide Falcioni
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Sul fronte economico continuano ad arrivare notizie non entusiasmanti: secondo l'Istat, infatti, la tanto attesa crescita potrebbe tardare ancora un po' ad arrivare e la ripresa sembra andare a rilento. "Il recupero dei ritmi di attività economica dovrebbe risultare più graduale di quanto atteso all’inizio dell’anno – si legge nel documento redatto dall'istituto statistico -. L’evoluzione dell’economia nel corso del 2014 risulterebbe condizionata dagli alti livelli di incertezza e dalle condizioni ancora difficili sul mercato del credito, giudicato solo in lieve miglioramento". Malgrado ciò "la spesa in beni capitali, il principale driver per la ripresa, potrebbe essere favorita sia dalle più favorevoli condizioni di liquidità delle imprese, sia dalle operazioni di rifinanziamento a tasso agevolato annunciate dal consiglio direttivo della Bce di inizio giugno".

Istat: "Nel secondo trimestre dell'anno pil compreso tra -0,1% e +0,3%"

Al netto di queste considerazioni, quindi, l'attività produttiva delle industrie nel secondo trimestre del 2014 potrebbe risultare ferma. In questo periodo, secondo l'Istat, "la variazione congiunturale del Pil è prevista ricadere in un intervallo compreso tra -0,1% e +0,3%". Un dato decisamente inferiore rispetto a quanto stimato dallo stesso istituto, al quale "contribuirebbero positivamente, tra le componenti interne di domanda, la spesa privata per consumi mentre l’apporto delle esportazioni nette è stimato essere lievemente negativo. Il Pil è previsto evolvere intorno a ritmi sostanzialmente analoghi anche nella seconda metà dell’anno in corso. Tenuto conto del dato per il trimestre e dei valori centrali degli intervalli sui vari passi di previsione, la variazione del prodotto lordo nella media del 2014 risulterebbe debolmente positiva".

Mercato del lavoro, Istat: "Non c'è ancora una chiara inversione di tendenza"

Nel frattempo sul fronte del "mercato del lavoro" l'Istat rileva "primi segnali favorevoli che, tuttavia, non delineano una chiara inversione di tendenza". Insomma, ancora una volta bisognerà attendere per intravvedere una luce in fondo al tunnel della crisi. I segnali di ripresi, quando ci sono, sono ancora troppo deboli.

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