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Inps, al 18 novembre pagato il 99,7% delle richieste Cig: 6.074 lavoratori attendono primo pagamento

Secondo l’ultimo aggiornamento Inps sui pagamenti di cassa integrazione effettuati direttamente dall’Istituto durante l’emergenza sanitaria, al 18 novembre 2020, su 14.292.139 domande di pagamento sono 14.198.594 le prestazioni erogate direttamente dall’istituto a 3.500.295 lavoratori, pari al 99,7 per cento delle richieste.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo i dati Inps, fino al 18 novembre sono state evase il 99,7% delle domande di cig con erogazioni dirette a oltre 3,5 milioni di lavoratori. Siamo riusciti a mettere in campo e a mantenere un sistema di sostegni che protegga i nostri lavoratori. E continueremo a farlo". Lo ha scritto su Twitter il ministro delle riforme Federico D'Incà, riferendosi all'ultima rilevazione fatta dall'istituto di previdenza, che ogni 15 giorni aggiorna le sue comunicazioni sui pagamenti di cassa integrazione effettuati.

Al 18 novembre 2020, su 14.292.139 domande di pagamento (SR41) sono 14.198.594 le prestazioni erogate direttamente dall'Istituto a 3.500.295 lavoratori, pari al 99,7% delle richieste. Sono invece 6.074 i lavoratori in attesa del primo pagamento della cig; di questi, 3.448 sono lavoratori le cui domande sono state presentate entro settembre e 2.626 le cui domande sono invece più recenti, tra ottobre e il 18 novembre.

Includendo anche le richieste di ulteriori mensilità per lavoratori che hanno già ricevuto precedenti erogazioni di cig, le domande di pagamento diretto che risultano oggi in lavorazione sono complessivamente 93.545, di cui 24.675 riferite al periodo maggio-settembre (26%), mentre 68.870 sono quelle più recenti e relative a ottobre-novembre (74%). Tali insiemi non corrispondono al numero dei lavoratori, essendoci più domande/trattamenti cig per ognuno di essi.

Tra il 3 e il 18 novembre sono state erogate direttamente 594.061 integrazioni salariali. "L'impegno dell'Istituto per l'accelerazione e la soluzione dei problemi legati alle erogazioni in sospeso ha portato a ridurre ulteriormente il numero di coloro che devono percepire un primo pagamento, oggi pari allo 0,3% dei lavoratori interessati, le cui domande hanno problematiche che impattano su processi esterni all'Istituto e su cui è concentrata l'azione della task force Inps per risolvere ciascun caso contattando le aziende", si legge in una nota.

Dall'inizio dell' emergenza Covid, la cassa integrazione ha coperto oltre 6,6 milioni di lavoratori (3,5 con pagamenti diretti e 3,1 a conguaglio su anticipo aziende) per 3,4 miliardi di ore e 24,8 milioni di indennità totali erogate. Nell'intero 2019 i lavoratori che avevano usufruito di cig erano stati 577mila.

Complessivamente, dice l'Inps, il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel periodo dal 1 aprile al 31 ottobre 2020, per emergenza sanitaria, è pari a 3.388,1 milioni di cui: 1.628,2 milioni di cig ordinaria, 1105,4 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 654,4 milioni di cig in deroga. Nel mese di ottobre 2020 sono state autorizzate 330,0 milioni di ore, e questo dato fa registrare una variazione congiunturale del +38,1% rispetto alle ore autorizzate a settembre 2020.

Si ricorda infine che le prestazioni gestite dall'Inps non riguardano gli artigiani e i cosiddetti lavoratori "somministrati", la cui platea potenziale è di circa 1,4-1,5 milioni di lavoratori in Italia.

La suddivisione delle ore di cig per Regioni

Per quanto riguarda le Regioni, è la Lombardia che ha avuto, nel mese di ottobre 2020, il maggior numero di ore autorizzate di cig ordinaria con 44,3 milioni di ore, seguita da Piemonte e Emilia-Romagna, rispettivamente con 20,8 e 16,1 milioni di ore. Per quanto concerne la cig in deroga le Regioni che hanno autorizzato il maggior numero di ore sono state: la Lombardia con 15,1 milioni di ore, il Lazio con 10,1 milioni di ore e Campania con 5,6 milioni di ore. Per i fondi di solidarietà, le autorizzazioni si concentrano in Lombardia (35,1 milioni di ore), Lazio (19,5 milioni), Emilia-Romagna (11,4 milioni), Veneto (9,7 milioni). Queste quattro regioni assorbono il 70% delle ore autorizzate a settembre nei fondi di solidarietà.

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