Fisco, slitta di due settimane il termine per il 730. Le nuove scadenze

Slitta di due settimane il termine per la presentazione del 730. Il governo ha deciso infatti di dare più tempo a dipendenti, pensionati, Caf e professionisti abilitati per presentare il modello per la dichiarazione dei redditi 2016: il termine passa dal 7 luglio al 22 luglio. Ma sarà prorogata anche una serie di altre scadenze fiscali. A chiedere la proroga dei termini – approvata dal Consiglio dei ministri, secondo quanto riferiscono fonti governative – erano state sia la Commissione Finanze della Camera sia la Consulta dei Centri di assistenza fiscale.
Quasi un milione di imprenditori italiani (il 49% del totale) ha dichiarato al Fisco, nel 2015, un reddito d'impresa inferiore ai 15mila euro. E' quanto emerge dalle statistiche del Ministero dell’economia sulle dichiarazioni fiscali del 2015, che analizzano gli studi di settore, le dichiarazioni Irpef e le dichiarazioni Iva relativamente al periodo d’imposta 2014, cioè l’ultimo di tre anni di recessione. IDai dati pubblicati dal Dipartimento delle finanze viene messo in evidenza che il reddito medio complessivo degli imprenditori è di 20.490 euro. I lavoratori dipendenti, che sono 20,5 milioni, dichiarano invece un reddito medio di 20.520 euro, che sale a 20.700 considerando anche i premi di produttività. Solo lo il 4,1% dei 1,9 milioni di dipendenti totali dichiara compensi superiori a 185.920 euro, appena lo 0,6% un reddito superiore a 150 mila; redditi bassi anche per i lavoratori autonomi: il 48,5% dei 950 mila autonomi dichiara compensi inferiori a 25.820 euro e solo il 4,1% compensi superiori a 185.920 euro; i pensionati (14,8 milioni di contribuenti), infine, dichiarano un reddito medio da pensione di 16.700 euro; considerando il reddito complessivo, il valore medio sale a 19.890 euro (+19,1%).
Dai dati del Ministero emerge inoltre come a dichiarare un reddito più alto siano le attività professionali, seguite dalle attività manifatturiere (32.400 euro) e dal settore dei servizi (24.400 euro), mentre nel commercio si registra il livello più basso (19.100 euro). Il reddito medio è stato di 25.900 euro per le persone fisiche, 37 mila per le società di persone e 26.700 per le società di capitali ed enti. E il 2014 è stato anche l’anno del `bonus´ da 80 euro: su questo il Mef evidenzia che il 64% del bonus spettante ha interessato soggetti con reddito tra 15.000 e 26.000 euro.