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Fisco, stop a notifica cartelle dell’Agenzia delle Entrate a Ferragosto: congelate fino a settembre

L’Agenzia delle Entrate-Riscossioni sospende dal 10 al 25 agosto l’invio degli atti che andrebbero inviati ai contribuenti. Si tratta, in totale, di circa 800mila comunicazioni riguardanti le cartelle del Fisco che verranno congelate per due settimane e poi notificate – sia tramite posta ordinaria che attraverso la Pec – a partire dal 26 agosto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Niente cartelle del Fisco a Ferragosto e per le due settimane centrali di agosto. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, d’intesa con gli operatori postali, ha deciso di sospendere dal 10 al 25 agosto l’attività di notifica che riguarda circa 800mila atti che sarebbero altrimenti stati recapitati agli italiani nelle due settimane centrali del mese in cui in molti sono fuori per le vacanze. L’operazione ha l’obiettivo di evitare disagi ai contribuenti che in questo periodo non saranno nelle loro case. Ad annunciarlo è la stessa Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Gli atti che non verranno inviati sono soprattutto cartelle e avvisi che sarebbero arrivati via poste: sono 492.885 atti. Altri 305.726 atti, invece, avrebbero dovuto essere notificati attraverso la Pec, la posta elettronica certificata. Si arriva così a un totale leggermente inferiore alle 800mila comunicazioni che, per il momento, verranno congelate e inviate solo dopo il 25 agosto. La sospensione non comprende anche quelli che vengono definiti come atti inderogabili: sono circa 25mila e verranno notificati con la Pec o tramite operatori postali. Le notifiche per gli altri atti riprenderanno comunque regolarmente dopo la sospensione.

Tra le Regioni in cui gli atti congelati sono di più prevalgono la Lombardia (oltre 160mila), il Lazio (90mila), la Toscana (79mila). Ci sono poi Campania, Piemonte, Veneto e Puglia con più di 50mila atti l’una. Seguono, ancora, Sardegna, Calabria, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Umbria con un massimo di 20mila atti. Poi troviamo, al di sotto di questa soglia, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Basilicata, Trentino Alto Adige, Molise e Valle d’Aosta.

I contribuenti possono verificare le loro posizioni attraverso i servizi di Agenzia delle Entrate-Riscossione alternativi allo sportello: così potranno verificare, per esempio attraverso il portale internet, se hanno una posizione debitoria aperta. Oltre al portale è possibile effettuare queste verifiche attraverso l’app Equiclick. Il contribuente può controllare cartelle e avvisi a partire dal 2000, oltre che versamenti già effettuati o da effettuare. Si può, inoltre, verificare se ci sono procedure in corso a suo carico, rateizzazioni, cartelle in sospeso o pagamenti da effettuare.

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