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Fisco, senza proroga dell’ultima ora a maggio riparte riscossione: in arrivo 35 milioni di cartelle

Se il governo non dovesse varare una proroga dell’ultima ora, dal primo maggio potrebbero partire oltre 35 milioni di cartelle esattoriali. I contribuenti dovrebbero quindi pagare il loro debito con il fisco subito, con una scadenza immediata per gran parte delle notifiche finora rinviate. L’esecutivo, però, sta valutando un ulteriore rinvio.
A cura di Stefano Rizzuti
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La data da cerchiare è quella del primo maggio. Chi ha a suo carico cartelle esattoriali deve pagarle. I decreti Covid, infatti, hanno portato a una sospensione delle cartelle fino al 30 aprile 2021. Da maggio, si riparte. Salvo un’ulteriore proroga dell’ultima ora che, secondo alcuni, il governo sta valutando. Come ricorda Il Sole 24 Ore, dall’inizio di maggio potrebbero quindi ripartire le notifiche degli atti di recupero di tasse e contributi: si tratta di oltre 35 milioni di cartelle che verrebbero notificate a partire dal primo giorno utile, ovvero lunedì 3 maggio. Salvo, come detto, proroghe dell’ultimo momento.

Chi, invece, ha già ricevuto una cartella di pagamento dovrà saldare il debito in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2021. Per chi non riesce a pagare i debiti, inoltre, tornano anche i pignoramenti presso terzi, ovvero i pignoramenti di un quinto dello stipendio, della pensione o di altre forme di indennità e compensi. Il governo, comunque, starebbe valutando l’ipotesi di una proroga alla scadenza del 30 aprile, con un nuovo differimento dei termini magari alla fine di luglio, data di scadenza dello stato d’emergenza per Covid. Stessa proroga potrebbe valere anche per i pignoramenti.

Il problema resta economico: stando alla relazione tecnica del decreto Sostegni, che ha prorogato il precedente termine da fine febbraio a fine aprile, la perdita in due mesi per l’agente della Riscossione è stata di 510 milioni di euro, come spiega ancora il Sole 24 Ore. Questa somma sembra destinata quindi a salire con una nuova proroga. Senza la proroga per i contribuenti ci sarebbero da pagare i debiti tutti insieme, per gli avvisi di addebito e di accertamento che sono stati rimandati dall’8 marzo 2020 in poi. I pagamenti dovranno essere effettuati entro il 31 maggio, ossia il mese successivo al termine di sospensione: il pagamento avverrebbe in un’unica soluzione e non ci sarebbe possibilità di dilazionare il debito.

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