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Fondo monetario internazionale: “Crescita italiana a -0,6 nel 2020”

Le previsioni per il 2020 passano quindi dal +0,5% al -0,6%: un durissimo impatto, quindi, quello del coronavirus sulla salute economica del nostro Paese, nonostante le ingenti misure messe in campo dal governo italiano così come dall’Unione europea. Con pessimismo generalizzato, il Fondo monetario internazionale sottolinea inoltre che se l’emergenza si dovesse protrarre queste stime saranno ulteriormente abbassate.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime di crescita dell'economia italiana a causa dell'emergenza coronavirus. Le previsioni per il 2020 passano quindi dal +0,5% al -0,6%: un durissimo impatto, quindi, quello della pandemia sulla salute economica del nostro Paese, nonostante le ingenti misure messe in campo dal governo italiano così come dall'Unione europea. Anzi: vista la crisi generale, "è forte il rischio che il dato sia notevolmente più debole". Nel 2021 si dovrebbero cominciare a vedere i segni della ripresa, con una stima di crescita al +0,8%.

L'emergenza coronavirus, quindi peserebbe molto sui conti pubblici italiani, che devono far fronte a ingenti misure per sostenere l'economia: il Fmi rivede il deficit italiano per quest'anno al 2,6% e il debito pubblico al 137%: ma "il disavanzo potrebbe essere maggiore se l'impatto del virus si prolungasse e la crescita fosse sostanzialmente più debole". Un pessimismo generalizzato, quello del Fmi, che però riconosce come "gli sforzi a breve termine delle autorità siano giustamente incentrati sulla limitazione e sul contenimento degli effetti umani ed economici dell'epidemia di COVID-19".

In una nota, in cui il Fondo esprime tutta la sua vicinanza all'Italia in queste settimane difficilissime, si sottolinea anche "la necessità di attuare un pacchetto completo di misure per stimolare la crescita potenziale e rafforzare la resilienza. Ciò dovrebbe comprendere riforme strutturali per aumentare la produttività e gli investimenti, un consolidamento fiscale credibile a medio termine per mettere il debito pubblico su un solido percorso discendente e misure per sostenere la solidità del settore finanziario". Ma le autorità italiane, continua, finora si sono comportate in modo esemplare con una "prudente attuazione della politica fiscale nel 2019, che è stata migliore del previsto". Infine, il Fmi giudica positivamente l'intenzione delle autorità italiane "di intraprendere un risanamento di bilancio a medio termine, una volta che la pandemia si sarà attenuata, e sollecita l'attuazione di misure favorevoli alla crescita e inclusive, compresa una riforma fiscale globale".

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