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Come funziona il Redditest, il redditometro fai da te (VIDEO)

Da oggi è online il nuovo software messo a disposizione dall’Agenzia dell’Entrate, grazie al quale i contribuenti potranno verificare la congruenza tra il reddito dichiarato e le spese reali. Vediamo come funziona.
A cura di Biagio Chiariello
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Una famiglia su cinque è a "rischio" evasione. Da una simulazione dell'Agenzia delle Entrate sull'intera platea dei nuclei familiari,  risulta che oltre 4,3 milioni (circa il 20%) sostengono spese «rilevanti non coerenti» con i redditi dichiarati. In particolare, sono numerose quelle che dichiarano redditi pressoché nulli a fronte di ricorrenti e rilevanti spese, e «tra le diverse categorie di reddito il tasso di irregolarità è maggiore nel reddito di impresa e nel reddito di lavoro autonomo». Nel mirino del fisco, ci sono soprattutto «fenomeni riconducibili a locazioni omesse o parzialmente dichiarati nonché a redditi in nero di lavoratori dipendenti». Tutti dettagli esposti durante la conferenza stampa di presentazione dei criteri del nuovo strumento di accertamento sintetico dell'Agenzia delle Entrate: il redditometro: «Sarà utilizzabile da gennaio: è già pronto e il relativo decreto ministeriale è in fase di approvazione» ha annunciato il direttore Attilio Befera.

Da oggi sarà possibile anche utilizzare l'auto-redditometro, o meglio il redditest, per verificare se spese ed entrate sono compatibili. Al sito redditest.agenziaentrate.it è possibile scaricare il programma (naturalmente i dati forniti saranno noti al solo contribuente e non ne rimarrà traccia sul Web). Si tratta di «un prodotto informatico di ausilio all'autodiagnosi per i contribuenti»  spiegano dall'Agenzia dell'Entrate e «serve ad orientare circa la coerenza del proprio reddito familiare rispetto alle spese sostenute nell'anno».

L'interfaccia del sito del redditest
L'interfaccia del sito del redditest

Una volta compilato, il redditest mostrerà una sorta di semaforo: la luce verde darà un messaggio di «congruenza», mentre il semaforo rosso segnalerà il rischio «non coerenza» tra reddito familiare dichiarato e spese sostenute. Una spia che invita a rivedere bene la propria dichiarazione dei redditi per evitare di cadere sotto la lente del fisco. Per dare inizio al test occorre indicare la composizione della famiglia, il Comune di residenza e vanno poi inserite le spese più significative sostenute dal nucleo familiare durante l'anno. Il sistema si baserà su 100 voci di spesa aggregate in sette "macrocategorie": abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero, cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti.

«Se uno non è evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, non ha nulla da temere. Il problema ce l'avrà chi è evasore, perché con i quattrini che evade danneggia la nostra economia», ha risposto a Befera chi gli chiedeva se il nuovo redditometro rischia di ridurre ulteriormente i consumi nell'attuale periodo di crisi economica.

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