Bollette luce e gas si possono pagare a rate anche se scadute

Tra le principali novità approvate dall'Autorità per l'Energia sul tema della morosità c’è la possibilità di richiedere la rateizzazione delle bollette di elettricità e gas anche dopo la scadenza di pagamento, con un allungamento dei tempi a disposizione, e rafforzamento delle garanzie per i clienti non regolari nei pagamenti in caso di costituzione in mora. Una buona notizia per i consumatori che sempre più spesso si ritrovano a pagare in ritardo le bollette rischiando il distacco dell’utenza. Per i clienti serviti nei regimi di tutela, la richiesta per ottenere il pagamento a rate ora potrà essere effettuata anche entro i 10 giorni successivi al termine fissato per il pagamento della fattura, cioè entro 30 giorni dalla sua emissione, invece dei 20 attuali. Per venire incontro ai consumatori, inoltre, la comunicazione di messa in mora sarà obbligatoria per tutte le fatture per le quali non risultino i pagamenti, anche per quelle scadute nel periodo in cui è già in corso una precedente procedura di mora, altrimenti il venditore non potrà richiedere la sospensione della fornitura.
Nuove misure introdotte per venire incontro ai ritardatari – Per i servizi di tutela luce e gas viene quindi garantito più tempo per richiedere la rateizzazione, che deve essere obbligatoriamente offerta al cliente ad esempio in alcuni casi di fatturazione a conguaglio o di addebito di consumi non registrati dal contatore per malfunzionamento non imputabile al cliente. “Si tratta di un provvedimento atteso da tempo, soprattutto il considerazione della fortissima crescita delle morosità sul fronte delle bollette energetiche registrata in Italia nell'ultimo biennio”, questo il commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi relativo alla decisione dell'Autorità per l'energia di consentire la rateizzazione delle bollette anche dopo la scadenza. “Ora però – ha aggiunto il Codacons – vanno risolti altri annosi problemi relativi alle bollette, come i maxi-conguagli e l'addebito di consumi presunti o stimati che hanno aumentato il numero dei morosi”.