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Aumentano le accise sulla benzina: da gennaio 2021 rischio mega-rincari sul carburante

Un sub-emendamento alla manovra prevede un incremento delle clausole di salvaguardia per le accise sulla benzina. Il che vuol dire che quando verrà redatta la prossima manovra, a fine 2020, il governo dovrà trovare più fondi per evitare l’aumento delle accise e il conseguente incremento dei prezzi del carburante a partire dal 2021.
A cura di Stefano Rizzuti
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Aumentano le accise sulla benzina. Il governo, per mettere al sicuro la legge di Bilancio aggiungendo risorse alle coperture, ha incrementato le clausole di salvaguardia inserite nella manovra e riguardanti le accise sui carburanti. Parliamo di un aumento pari a 303 milioni di euro nel 2021, 651 milioni nel 2022 e 132 milioni nel 2023. Cresce, quindi, nel complesso, il peso delle clausole di salvaguardia: se non verranno disinnescate porteranno aumenti delle accise sulla benzina da 1,221 miliardi nel 2021, da 1,683 miliardi nel 2022 e da 1,954 miliardi nel 2023. L’aumento delle clausole viene previsto da un sub-emendamento alla legge di Bilancio presentato dal governo in commissione Bilancio al Senato.

Accise sui carburanti, rischio stangata sulla benzina

L’aumento delle clausole di salvaguardia, quindi, comporta un rischio concreto per il costo della benzina, che potrebbe innalzarsi nel caso in cui il governo che varerà la prossima manovra, a fine 2020, non dovesse riuscire a disinnescarle. Anche perché compito dell’esecutivo – qualunque esso sia – sarà quello di sterilizzare anche le pesantissime clausole Iva, oltre a quelle sulle accise ora aumentate. In ogni caso il sub-emendamento non ha modificato nulla per quanto riguarda il 2020: la sterilizzazione delle clausole viene confermata e quindi i possibili aumenti sul costo del carburante non arriverebbero prima del 2021.

Aumento accise sulla benzina, protesta la Lega

L’aumento delle accise sui carburanti scatena la protesta della Lega, che su questo tema ha centrato gran parte della campagna elettorale in vista delle politiche del 2018. Il suo leader, Matteo Salvini, aveva promesso che avrebbe tagliato le accise sulla benzina al primo Consiglio dei ministri, nel caso in cui fosse andato al governo. Promessa non mantenuta. Ma ora il Carroccio torna all’attacco sul tema, con le parole dell’ex viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia: “Il governo delle tasse e delle bugie ha preparato un bel pacco di Natale per gli italiani. La modifica della clausola di salvaguardia delle accise sui carburanti comporterà aumenti vertiginosi del prezzo della benzina e del gasolio: 1,2 miliardi di euro nel 2021, più di 1,6 miliardi nel 2022 e quasi 2 miliardi nel 2023. Dagli illuminati del Pd e dei 5S una follia in piena regola che colpirà tutti senza pietà: cittadini, famiglie imprese. Così si butta davvero benzina sul fuoco”.

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