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Dopo multa a Roche e Novartis, Procura indaga per aggiotaggio e truffa

Dopo la maxi-multa dell’Antitrust, secondo cui le società si sarebbero accordate per condizionare le vendite di due farmaci, si muove anche la Procura di Roma. Al momento non ci sarebbero indagati.
A cura di S. P.
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La Procura di Roma indaga per aggiotaggio e truffa aggravata al Servizio sanitario nazionale nella vicenda del farmaco Avastin, dopo che l'Antitrust ha multato le case farmaceutiche Roche e Novartis per oltre 180 milioni di euro. Secondo l’Antitrust i due colossi farmaceutici avrebbe condizionato la diffusione del farmaco economico per la vista. Da quanto si apprende al momento non ci sarebbero indagati. L'inchiesta è stata affidata ai pm Nello Rossi e Stefano Pesci, che hanno ricevuto parte della documentazione raccolta dall'Autorità garante per la concorrenza e il mercato. Secondo le fonti, i magistrati ipotizzano che contro l'uso del farmaco economico sia stata scatenata una vera e propria campagna di denigrazione. Inoltre anche la Corte dei Conti avrebbe acceso i riflettori sul caso. Il procuratore regionale del Lazio Raffaele De Dominicis, avrebbe deciso l'apertura di un'inchiesta istruttoria per accertare le eventuali responsabilità amministrative in conseguenza degli illeciti accertati dal Garante.

La sanzione dell’Antitrust – Secondo l’Antitrust, Roche e Novartis si sarebbero accordati illecitamente “per ostacolare la diffusione dell'uso di un farmaco molto economico, Avastin, nella cura di diffuse patologie della vista tra gli anziani e di altre gravi malattie oculistiche, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis, differenziando artificiosamente i due prodotti”. Le due case farmaceutiche, da parte loro, hanno respinto ogni accusa e hanno annunciato ricorso contro la decisione dell'Antitrust.

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