Dopo l’inchino al boss il vescovo di Oppido sospende le processioni

Processioni sospese da oggi in tutto il territorio della diocesi di Oppido-Palmi. Lo ha deciso il vescovo, monsignor Francesco Milito, in seguito a quanto accaduto lo scorso 2 luglio durante la processione della Madonna delle Grazie a Oppido Mamertina. Quando cioè, durante la manifestazione religiosa, il corteo si è fermato per qualche secondo davanti alla casa del boss ergastolano della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti per rendergli omaggio con un inchino. Un episodio che ha scatenato molte polemiche e ha spinto la DDA ad aprire un’inchiesta. In queste ore sono stati identificati tutti i portatori della statua della madonna che si è inchinata davanti casa del boss: a dare un nome e un cognome ai volontari sono stati i carabinieri che stanno indagando sulla vicenda. Ma appunto, come si diceva, anche la stessa chiesa ha reagito dopo quanto accaduto in Calabria. La sospensione delle processioni nell’intera diocesi sarà a tempo indeterminato, secondo quanto stabilito dal vescovo la cui decisione è stata resa nota dal vicario della diocesi, monsignor Giuseppe Aquaro, a tutto il clero riunito a Rizziconi.
La decisione del vescovo di Oppido Mamertina accolta dagli applausi
“La scelta del vescovo è finalizzata ad avviare una profonda riflessione sullo svolgimento delle processioni dopo quanto accaduto a Oppido Mamertina”, ha spiegato monsignor Acquaro. Una decisione, quella di bloccare le processioni, che è stata accolta da un lungo applauso da parte di tutto il clero. Lo ha reso noto lo stesso vicario della diocesi di Oppido-Palmi: “La decisione del Vescovo è stata accolta con un convinto applauso da parte di tutti i sacerdoti che hanno approvato la decisione di mons. Milito. Subito dopo c'è stato un dibattito denso di contenuti positivi e di condivisione”. Il vescovo Milito, in una lettera alla comunità, ha parlato di “un convinto e preciso gesto di cautela, di invito alla riflessione e al silenzio, di cui in questo momento tutti abbiamo bisogno”.