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Dopo 73 anni identificato il pilota inglese caduto nel ’45 in missione sui cieli italiani

Il caccia della Royal air Force era stato rinvenuto nei mesi scorsi in provincia di Venezia, ora il pilota può avere degna sepoltura.
A cura di Antonio Palma
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Era partito in missione in Italia sul finire della seconda guerra mondiale per colpire le truppe tedesche attestate nel nord della Penicola ma dopo aver attaccato le chiatte sull'Adige che rifornivano le truppe del Terzo Reich, fu colpito a sua volta e abbattuto dalla contraerea nazista e da allora di lui non si è saputo più nulla. Ora, a distanza di circa 73 anni da quell'episodio, il resti del pilota inglese della Royal air Force sono stati finalmente identificati e potranno avere degna sepoltura nel cimitero di guerra di Padova. Come racconta il quotidiano Il Resto del Carlino, l'identificazione del militare britannico è stata possibile grazie al lavoro dei volontari dell'associazione Romagna Air Finders, con base a Fusignano, nel Ravennate, che si sono impegnati per anni nelle ricerche del velivolo e del pilota.

"Per noi dare sepoltura a un pilota è sempre una grande emozione, è il premio più importante per il nostro lavoro" ha dichiarato al quotidiano il presidente dell'associazione di appassionati, Leo Venieri. La caccia all'aereo, durata due anni, era cominciata quasi per caso. "Avevamo recuperato un aereo tedesco in zona e consultando i documenti avevamo capito che da quelle parti c'era anche un aereo inglese" ha spiegato Venieri. Lo Spitfire inglese è stato rivenuto così lo scorso ottobre a Cavarzere, in provincia di Venezia, e sono partite le ricerche per identificare il pilota. Dopo aver chiesto l'aiuto anche dell'ambasciata britannica il miliare è stato identificato come John Henry Coates.

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