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Don Merola: “Berlusconi un perseguitato, immorale Cosentino in carcere”

Le parole del prete anticamorra di Napoli alla trasmissione “La zanzara” di Radio24: don Merola parla del Cavaliere come di un peccatore come tanti altri che lui perdona e parla anche del magistrato Woodcock diventato tale “dopo due bocciature al concorso”.
A cura di Susanna Picone
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Il prete anticamorra don Luigi Merola, ospite alla trasmissione di Radio24 “La Zanzara”, ha parlato di Berlusconi, di Cosentino, dei “peccati” dei politici e anche di Woodcock, magistrato che a suo dire dovrebbe studiare un po’ di più. Le parole di don Merola sono di “assoluzione” per il Cavaliere: Silvio Berlusconi sarebbe, dal suo punto di vista, una persona perseguitata dai magistrati. Un politico che viene perseguitato dalla giustizia così come è stato per Clemente Mastella, afferma il sacerdote napoletano. Nello specifico l’ex premier sarebbe un peccatore come tanti altri. Sostenendo tale tesi don Merola ha raccontato ai conduttori della trasmissione di quando è stato a lavorare a Roma per un periodo e delle cose che ha visto: quello che fa Berlusconi, insomma, lo fanno tutti i politici di destra e di sinistra, le istituzioni e i magistrati. E quindi il Cavaliere va assolto anche perché dà lavoro a ottantamila famiglia.

“Cosentino? Non ci sono prove per dire che è camorrista” – Don Merola parla anche di Cosentino, ex coordinatore del Pdl in Campania inquisito per i suoi rapporti con i Casalesi, nel corso della trasmissione: “Leggendo gli atti che riguardano Cosentino mi sono fatto l’idea che non ci sono prove per dire che è camorrista e per stare in carcere. È immorale e ingiusto che sia in prigione, non può inquinare le prove perché si è costituito e il procedimento è chiuso”. Infine un riferimento anche al magistrato Henry John Woodcock, considerato dal prete "di estrema sinistra" e che a suo dire sul diritto “deve studiare un po’ di più”. Don Merola afferma infatti di aver saputo che è diventato magistrato dopo due bocciature al concorso.

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