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Discariche abusive: l’Italia potrebbe pagare una sanzione di 158mila euro (al giorno)

La sanzione è stata stabilita dalla Corte di Giustizia Europea per il continuo utilizzo di discariche abusive.
A cura di Davide Falcioni
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Emergenza rifiuti: cronologia di un anno tra crisi e ordinarietà

158.200 euro al giorno e una sanzione forfettaria di 60 milioni di euro. E' quanto scritto in una sentenza di condanna nei confronti dell'Italia della Corte di Giustizia Europea per il continuo utilizzo delle discariche abusive. In realtà il conto avrebbe potuto essere assai più salato se Bruxelles avesse optato per una sanzione retroattiva, ma per il momento l'Europa ha preferito procedere per gradi. Dopo la censura e il taglio dei fondi è quindi arrivata una multa che scatterà con il passaggio in giudicato di una causa avviata a marzo.

Le conclusioni dell'avvocato generale dell'Unione Europea non vincolano la Corte di Giustizia che comunque sempre più spesso segue le proposte di soluzione giuridica. La sentenza si riferisce al 2007, anno successivo all'entrata in vigore della direttiva europea che impone agli stati membri l'obbligo di creare una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento. Il problema è che l'Italia non ha mai rispettato la norma.

Nel 2010 quindi Bruxelles censurò l'Italia, ma l'"avvertimento" cadde nel vuoto. L'anno scorso la Commissione ha quindi deciso di non versare più i contributi per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti in Campania. Un avvertimento, certo, che pur essendo costato allo Stato 50 milioni di euro è rimasto nel dimenticatoio, malgrado si trattasse di una delle sanzioni utilizzate più di frequente nei confronti di chi non utilizza gli stanziamenti comunitari.

Ma quali sono state le norme violate dal nostro paese? Si tratta della direttiva inerenti ai rifiuti pericolosi e a quella sulle discariche. Secondo la Commissione nel nostro paese esistono 422 discariche illegali, ma ha contestato le attività di quelle di Matera e Reggio Calabria. Nella causa in corso non rientrano le discariche della Campania e di Malagrotta: entrambe sono oggetto di procedimenti separati iniziati lo scorso anno e che rischiano di concludersi nello stesso modo, con una multa giornaliera e una forfait.

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