13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Diffamazione: ok dalla commissione, niente carcere e ritirata norma anti Gabanelli

Il disegno di legge avviato per il caso Sallusti ha avuto il prima via libera dal Senato e ora approderà in Aula. Niente più carcere ma restano le multe, mentre è stato ritirato l’emendamento definito anti Gabanelli.
A cura di Antonio Palma
13 CONDIVISIONI
Diffamazione: ok dalla commissione, niente carcere e ritirata norma anti Gabanelli

La commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimità il disegno di legge sulla diffamazione, che presto dunque approderà in Aula  a Palazzo Madama, forse già domani. Decisivi alcuni emendamenti al testo iniziale che hanno trovato un equilibrio tra le diverse esigenze dei gruppi politici. Il ddl abolisce dunque il carcere per la diffamazione a mezzo stampa, il motivo principale per cui è partito l'iter in Parlamento dopo  la condanna dell'ex direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, così come scompare anche la riparazione pecuniaria. Resta dunque solo il risarcimento in sede civile così come restano le multe che andranno da un minimo di 5mila a un massimo di 100mila euro. L'ammontare della sanzione però sarà decisa dal giudice in base alla gravità dell'offesa e alla diffusione del periodico. In caso di recidiva da parte del giornalista prevista inoltre la sospensione dalla professione e dall'attività da uno a sei mesi e in caso di recidiva reiterata, un'ulteriore aggravante, sospensione fino a tre anni.

Ritirato l'emendamento anti Gabanelli – Nel ddl previste però anche altre aggravanti come la diffamazione organizzata cioè quando più persone concorrono dolosamente a diffamare una persona o quando è lo stesso editore ad essere coinvolto direttamente nella diffamazione dolosa. La nuova legge viene estesa a tutte le testate giornalistiche diffuse anche per via telematica, quindi non ai blog come si temeva, anche se della questione se ne discuterà ancora in Aula. Infine fortunatamente è stato ritirato l'emendamento Caliendo, ribattezzato anti Gabanelli, che prevedeva la nullità delle clausole contrattuali che sollevano il giornalista dalla responsabilità civile accollando all'editore l'onere della condanna per diffamazione.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views