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Di Manuel Careddu il corpo trovato in Sardegna, c’è la conferma del Dna. Domani i funerali

Arriva la conferma del Dna: sono di Manuel Careddu, il diciottenne di Macomer (Nuoro) scomparso nel settembre scorso, i resti ritrovati nelle campagne di Ghilarza (Oristano). Il cadavere del giovane è stato dissequestrato e la Procura ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari. Giovedì i funerali.
A cura di Susanna Picone
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Ora è ufficiale: i resti umani ritrovati nelle campagne di Ghilarza (Oristano) appartengono a Manuel Careddu, il diciottenne di Macomer (Nuoro) scomparso nel settembre scorso. È quanto è stato accertato con la comparazione del Dna effettuato dai carabinieri del Ris. L’esame autoptico da solo non aveva potuto dare conferma dell’identità del giovane e per questo era stato necessario ricorrere all’esame del Dna. Un esame in seguito al quale il cadavere di Manuel è stato dissequestrato e la Procura di Oristano ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari. I funerali del diciottenne saranno celebrati giovedì 1 novembre alle 15.30 nella chiesa della Madonna Missionaria di Macomer.

Sei ragazzi in carcere per l'omicidio di Manuel – Per l'omicidio di Manuel Careddu sono stati arrestati sei giovanissimi, tra cui ci sono due minorenni. Giovani che la mamma della vittima, Fabiola Belardi, ha ammesso di non poter perdonare. Cinque di loro erano finiti nel mirino dei Carabinieri di Ghilarza e di Oristano già nelle ore immediatamente successive alla denuncia della scomparsa di Manuel. A incastrarli sono state poi le frasi pronunciate dentro l'auto del padre di uno di loro, utilizzata per tendere la trappola mortale al diciottenne di Macomer e registrate da una microspia piazzata dagli inquirenti nell'ambito di un'altra indagine per omicidio.

Le indagini sull'omicidio di Manuel – Dall’autopsia effettuata nei giorni scorsi sul corpo di Manuel è emerso che il ragazzo è stato colpito alla testa con uno o più oggetti contundenti ed è morto per politrauma cranico. Gli assassini lo hanno colpito ripetutamente tanto che il giovane aveva il cranio fratturato in più punti. Lo avrebbero ucciso per un debito di droga di poche centinaia di euro. Domani è stata fissata l'udienza del Riesame, presentata dagli avvocati Gianfranco Siuni e Giancarlo Frongia, che difendono i due minorenni, tra cui c’è una ragazza di 17 anni, per un'eventuale modifica della misura cautelare.

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