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Di Maio scrive a Macron: “M5s non è populista e xenofobo, rifondiamo insieme l’Ue”

Luigi Di Maio scrive una lettera aperta al presidente francese Emmanuel Macron: “Non siamo populisti e xenofobi ma popolari”. E cerca punti in comune con Macron, come quello della “rifondazione dell’Europa”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo l’incontro tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il presidente francese Emmanuel Macron, oggi a rivolgersi a Macron è il candidato premier del M5s Luigi Di Maio in una lettera aperta pubblicata sul blog di Grillo. L’obiettivo del MoVimento è quello di presentarsi come un interlocutore credibile agli occhi dei governi europei e il primo passo va nella direzione del presidente francese. Di Maio spiega che il M5s viene definito populista, ma “in realtà siamo popolari, ossia vicini al popolo”. “Il Movimento 5 Stelle – scrive ancora – non ha nulla a che fare con certe formazioni xenofobe e antagoniste che crescono un po’ ovunque in Europa”. E secondo Di Maio ci sono temi e posizioni del MoVimento condivise da Macron e su cui potersi confrontare come la “rifondazione dell’Europa”.

Ci definiscono pigramente populisti – esordisce il candidato premier del M5s – senza sapere cosa questo significhi, mentre in realtà siamo solo ‘popolari’, ossia vicini al popolo che cerca un riscatto e un ruolo nel cambiamento del nostro Paese. Ci definiscono anti-sistema e in effetti lo siamo, se il sistema è quello, nemico della sovranità democratica, che abbiamo visto in azione in Italia nell’ultimo quarto di secolo”. “Il Movimento 5 Stelle non ha nulla a che fare con certe formazioni xenofobe e antagoniste che crescono un po’ ovunque in Europa – continua -. Anzi, la nostra forza ha canalizzato e trasformato in energia democratica positiva pulsioni che avrebbero potuto altrimenti generare effetti realmente destabilizzanti. Sono sicuro che quando ci conosceremo meglio, coglierà che il nostro Movimento, oltre a non essere una minaccia, piuttosto coltiva le soluzioni migliori per molti dei problemi d’Europa”.

Di Maio si sofferma sui punti in comune con Macron: “Capirà che abbiamo, certamente, punti importanti di divergenza, ma scoprirà anche temi e posizioni del Movimento 5 Stelle condivisibili e su cui poter confrontarsi. Il Movimento 5 Stelle crede profondamente, proprio come lei, in una rifondazione dell’Europa che ci riporti alle missioni originarie che la comunità continentale si era data: la pace, la stabilità, il progresso economico, la tutela e la promozione dei popoli”.

Nel post firmato da Di Maio si fa un vero e proprio appello al presidente francese nel tentativo di far capire la posizione del MoVimento:

Il Movimento 5 Stelle avrà modo di raccontarle e spiegarle chi siamo davvero, cosa vogliamo e come vediamo il futuro dell’Europa e dell’Italia nello scenario internazionale. Probabilmente l’opinione che lei si è venuto via via costruendo nei confronti della prima forza politica italiana è influenzata da una forte propaganda da parte di certo giornalismo e dalle cose che le riferiscono i politici italiani che provengono dai partiti tradizionali, quegli stessi partiti che sono in crisi di rappresentanza in tutta Europa e che lei ha sconfitto nettamente alle presidenziali del maggio scorso con una formazione giovanissima, En Marche. Anche il Movimento 5 Stelle è molto giovane, non ha gruppi di potere influenti alle spalle né rendite di posizione da proteggere. Ci definiscono pigramente populisti senza sapere cosa questo significhi, mentre in realtà siamo solo “popolari”, ossia vicini al popolo che cerca un riscatto e un ruolo nel cambiamento del nostro Paese. Ci definiscono anti-sistema e in effetti lo siamo, se il sistema è quello, nemico della sovranità democratica, che abbiamo visto in azione in Italia nell’ultimo quarto di secolo.

Presidente Macron, il Movimento 5 Stelle crede profondamente, proprio come lei, in una rifondazione dell’Europa che ci riporti alle missioni originarie che la comunità continentale si era data: la pace, la stabilità, il progresso economico, la tutela e la promozione dei popoli. Un’Europa che dia un orizzonte ai desideri e alle aspettative delle persone, che non affoghi nell’iper-burocratizzazione delle regole sulla finanza, che ascolti le comunità e non soltanto i consigli di amministrazione delle banche d’affari, che esalti le identità nell’unità e non azzeri le nostre ricchezze mettendoci gli uni contro gli altri, che difenda il lavoro e le piccole imprese e non sia terreno di scorrerie per il grande capitale globale senza regole.

Nel post il candidato premier del M5s fa poi una rapida rassegna della posizione del MoVimento su vari argomenti: energia, tasse, le politiche di bilancio, la politica economica e industriale, il reddito di cittadinanza, la cultura e il turismo. In tutti questi temi Di Maio cerca punti in comune con la politica francese, così come lo fa in tema di welfare, definendo quello di Parigi un “fiore all’occhiello”.

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