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Di Maio riapre a Salvini: “Facciamo un passo indietro per il bene degli italiani”

Il leader del Movimento 5 Stelle è intervenuto nella trasmissione “1/2 ora in più” di Lucia Annunziata aprendo alla Lega Nord: “Scegliamo insieme un premier terzo per il bene degli italiani ad alcune condizioni. Non siamo disponibili ad un governo tecnico”.
A cura di Ida Artiaco
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Luigi Di Maio riapre alla Lega Nord rivolgendosi direttamente a Matteo Salvini per realizzare insieme un governo per uscire dallo stallo istituzionale degli ultimi 60 giorni. Lo ha fatto intervenendo nella trasmissione di Lucia Annunciata "1/2 ora in più", in onda su Rai 3 nel pomeriggio di domenica 6 maggio. "Se il punto è realizzare cose per gli italiani facciamo un passo indietro – ha sottolineato il leader del Movimento 5 Stelle, facendo anche una proposta -. Scegliamo insieme il premier a qualche condizione, cioè che realizzi l'abolizione della Legge Fornero, la legge anticorruzione e quella sul reddito di cittadinanza. Sono sicuro che chi ha a cuore la gente una soluzione la deve trovare".

Il rischio, che i pentastellati vogliono evitare, è quello della nomina, alla vigilia dell'ultimo giro di consultazioni indette dal capo dello Stato Mattarella, di un governo tecnico. "Si può scegliere un presidente del Consiglio terzo, che non sia né io né lui – ha continuato Di Maio -, ma l'importante è scegliere una persona politica che sia in grado di capire il momento storico. Noi del Movimento non siamo disponibili ad un governo tecnico. Non c'è alcun pregiudizio, ma crediamo nei governi politici. Prendere persone che nessuno ha votato è anche un grosso problema per il Paese, oltre che un motivo di scoraggiamento per i cittadini".

Sulla questione Berlusconi, Di Maio ha detto: "Apparteniamo a epoche politiche diverse. Ora siamo in un'altra fase, i politici fanno un passo indietro e i cittadini uno avanti. E' difficile immaginare che un vecchio politico possa realizzare il reddito di cittadinanza. Noi proponiamo un governo politico con la Lega su alcuni punti. Cosa farà Berlusconi non lo so. Sono speranzoso. In questo periodo la più grande beffa è che noi ci abbiamo provato in tutti i modi, anche col Pd. Ma anche lì si è capito che valevano più le dinamiche interne. La speranza di poter fare qualcosa di buono per l'Italia io non l'ho mai persa. Credevo che sarebbe stato difficile, ma non impossibile. Chi ci ha seguito sa bene che noi ci abbiamo provato in tutti i modi".

Su Grillo e la sua dichiarazione, rilasciata alla stampa estera, sulla sua disponibilità ad un referendum sull'euro, ha sottolineato che "lui è uno spirito libero. Noi vogliamo andare al governo per andare in Europa e modificare alcuni trattati. Però bisogna riflettere sul fatto che se la democrazia rappresentativa non funziona, bisognerà ingegnarsi con strumenti di democrazia diretta. Ma non ci mettano in condizioni di dire che le istituzioni escludono la prima forza politica in Italia".

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