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Di Maio: “Reddito di cittadinanza nel 2019, ascoltiamo italiani non agenzie di rating”

Il vicepremier e leader del M5s ha ribadito che il reddito di cittadinanza partirà sicuramente nel 2019 con le coperture finanziarie già scritte nella legge di bilancio di fine anno. “Sono tre le tre priorità su cui ci siamo trovati subito con la Lega e sono reddito di cittadinanza, Flat Tax e superamento della legge Fornero dobbiamo portarle avanti per far tornare il sorriso agli italiani” ha spiegato Di Maio.
A cura di Antonio Palma
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"Il reddito di cittadinanza partirà sicuramente nel 2019, le coperture ci saranno", lo ha ribadito oggi il Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, assicurando che i primi provvedimenti per mettere in atto l'intervento cavallo di battaglia del M5S ci saranno già nella legge di bilancio. Del resto, ha ribadito il vicepremier, "il mio impegno e la mia credibilità passerà proprio tra fare o non fare quelle cose scritte nel contratto di governo". "Il reddito serve per consentire almeno ai 5 milioni di italiani in povertà assoluta di trovare un lavoro. Non si può partire solo con la riforma dei centri per l'impiego" ha proseguito il rappresentante del governo intervistato alla festa del Fatto quotidiano alla Versiliana di Marina di Pietrasanta, spiegando: "Non voglio dare soldi alle persone per starsene sul divano a fare niente. Se io ti do un reddito tu ti prendi i tuoi impegni, lavori otto ore per il tuo comune, ti devi formare. Hai tre proposte. Se non le accetti perdi il reddito. Se fai il furbo  e lo percepisse senza averne titolo rischi sei anni di galera.

"La domanda interna si può creare solo se dai la possibilità di reinserirsi a chi è sotto la soglia dell'autosufficienza", ha spiegato ancora Di Maio, assicurando: "Nella legge di bilancio di fine anno dobbiamo mettere le coperture". Rispetto allo spread che sfiora i 300 punti base, "dobbiamo scegliere  tra il giudizio di un'agenzia di rating o gli interessi dei cittadini. Non possiamo pensare di stare dietro ai giudizi di un'agenzia ma poi pugnalare alle spalle gli italiani. Per ascoltare quelle agenzie negli anni si sono fatti jobs act, legge Fornero e piaceri alle banche", ha spiegato il Ministro parlando dello sforamento del debito che per Fitch potrebbe arrivare proprio dal  reddito di cittadinanza.

Anche sulle perplessità dell'alleato di Governo, la Lega , su questo provvedimento, Di Maio si è detto sicuro. “Con la Lega di Matteo Salvini su tante cose non andiamo d’accordo, ma non dobbiamo meravigliarci ci conosciamo da tempo. Quando nel Governo noi e la Lega non andiamo d'accordo ce lo diciamo, abbiamo un contratto di governo e siamo convinti che qualcosa di buono da fare per l'Italia in quel contratto ci sia".  "Sono tre le tre priorità su cui ci siamo trovati subito con la Lega e sono reddito di cittadinanza, Flat Tax e superamento della legge Fornero" ha chiarito infine il Vicepremier, concludendo,." le dobbiamo portare avanti perché rappresentano tre categorie di cittadini che sono rimasti indietro per troppo tempo. Gli faremo tornare il sorriso”.

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