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Viterbo, per la prima volta aperte al pubblico le stanze di Palazzo Chigi

A Viterbo apre le porte al pubblico per la prima volta in assoluto, il week end del 14 e 15 maggio, Palazzo Chigi. Il palazzo rinascimentale, residenza dei mecenati di Raffaello, di norma non è visitabile: ma grazie all’Assessorato alla Cultura quest’anno la Sala di San Paolo e quella di Afrodite, insieme agli altri tesori custoditi nelle mura rinascimentali, torneranno ad essere visibili.
A cura di Federica D'Alfonso
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Pietà, Antonio del Massaro (1505)
Pietà, Antonio del Massaro (1505)

Apre le porte al pubblico per la prima volta in assoluto a Viterbo, il week end del 14 e 15 maggio, Palazzo Chigi. La residenza cinquecentesca, che fu di Francesco e Agostino Chigi, grandi mecenati di Raffaello, di norma non è visitabile: grazie all'Assessorato alla Cultura di Viterbo quest'anno, in via eccezionale, un percorso guidato riaprirà le magnifiche sale cinquecentesche, affrescate da alcuni degli artisti più importanti dell'epoca. La visita, patrocinata dall'assessorato alla cultura di Viterbo, data l'eccezionalità dell'evento, sarà possibile solo con la guida ufficiale e dietro prenotazione. Una misura contenitiva necessaria, per permettere al pubblico di rientrare per la prima volta nel gioiello rinascimentale viterbese.

Il palazzo fu costruito nella seconda metà del XV secolo per volere di Carlo Caetani, che si trasferì a Viterbo da Pisa per la posizione strategica della città nel controllo dei traffici di allume tra il Lazio e la Toscana. Venne poi acquisito dalla famosa famiglia Chigi, che ebbe un ruolo fondamentale nella politica e nella cultura rinascimentale italiana: mecenati di Raffaello, il più famoso membro della famiglia, Fabio, divenne papa Alessandro VII, nel 1655.

La Sala di San Paolo

Alcuni tra i più grandi esponenti del Cinquecento e del Manierismo italiano, come Antonio del Massaro detto il Pastura, stretto collaboratore di Pinturicchio e Perugino, Antonio Tempesta e Marzio Ganassini dipinsero le pareti e i soffitti di Palazzo Chigi con stemmi, divinità, figure mitologiche, vedute paesaggistiche, grottesche e scene bibliche imponenti: famosissima la sala delle storie di San Paolo.

In una stana bellissimi affreschi raffigurano “Il Miracolo di San Paolo a Malta”, e, passando attraverso una seconda porta si accede in una stanza di dimensioni più piccole che presenta un soffitto ligneo decorato ed un fregio dipinto suddiviso in scomparti: il Battesimo di San Paolo, risalente alla seconda metà del 1500.

Le altre meraviglie nascoste di Palazzo Chigi

Sarà possibile visitare, inoltre, il cortile loggiato,famoso per la bellissima edicola all’interno della quale è dipinta la Madonna con Bambino Benedicente. L'opera è attribuita ad Antonio del Massaro, uno dei pittori viterbesi più famosi tra al fine del XV e gli inizi del XVI secolo.

Ma non solo: anche il piano nobile, interamente affrescato comprendente la loggia, il salone di rappresentanza, la sala di Afrodite, la cappella e lo studiolo del Pappagallo. E poi le cucine in muratura dotate del tipico “vincellaro”, il frigorifero dell’epoca, e le botteghe al piano terra. È prevista poi una passeggiata nelle immediate vicinanze del Palazzo alla scoperta di monumenti e luoghi della ricca famiglia cinquecentesca come i locali dove i Chigi fondarono il loro primo Banco e la Cappella di Palazzo dei Priori, anch’essa straordinariamente aperta per l’occasione, affrescata dagli stessi artisti che decorarono Palazzo Chigi.

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