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Vincenzo Mollica, 25 anni da Paperica: “Sono l’uomo che visse due volte, da uomo e da papero”

Si intitola PaperShow ed è un volume celebrativo pubblicato da Giunti dedicato a Vincenzo Mollica e al suo alter ego Paperica. Il giornalista del TG1 ne ha scritto la prefazione: “Ebbene sì, lo confesso: sono io l’uomo che visse due volte. La prima sul pianeta Terra con il nome di Vincenzo Mollica, la seconda volta sul pianeta piumato con il nome di Vincenzo Paperica.”
A cura di Redazione Cultura
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Sarà in libreria dal 14 aprile PaperShow, un volume celebrativo edito da Giunti Editore e dedicato a Vincenzo Mollica, che raccoglie le più belle storie a fumetti che hanno visto protagonista il famoso giornalista nelle amate vesti del papero Paperica. La è stata scritta dallo stesso, amatissimo giornalista Rai, mentre il libro raccoglie memorie e aneddoti dei suoi 25 anni da papero.

Nel corso delle storie di PaperShow, accompagnano il simpatico papero giornalista anche famosi personaggi italiani e contemporanei, sempre in vesti paperizzate: da Vasco Rossi a Fiorello, da Fabio Fazio a Mina, da Federico Fellini a Giulietta Masina. Si tratta di un vero e proprio compendio di storia dello spettacolo degli ultimi 25 anni, visti dagli occhi di Paperica e raccontati alla maniera disneyana.

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Si tratta infatti della raccolta delle più belle e avvincenti avventure a fumetti del giornalista Vincenzo Paperica, alter ego papero del famoso e amatissimo Vincenzo Mollica, che per decenni ha accompagnato gli italiani dagli schermi del TG1 con i suoi servizi dedicati a musica, cinema, fumetto e spettacolo e che firma anche la prefazione del libro.

Ebbene sì, lo confesso: sono io l’uomo che visse due volte. La prima sul pianeta Terra con il nome di Vincenzo Mollica, la seconda volta sul pianeta piumato con il nome di Vincenzo Paperica. In entrambe le vite sono stato un cronista: la prima volta per quarant’anni al Tg1, la seconda per 25 anni a Paperopoli. Il primo che mi ritrasse come un papero fu Andrea Pazienza, un artista straordinario. Quel disegno rimase nascosto in una cartellina per circa 10 anni. Fino a quando la rivista Topolino mi chiese di scrivere una storia dedicata al centenario del cinema, un’arte che amo immensamente. Per realizzare questa storia a fumetti, mi diedero la possibilità di collaborare con un artista che considero il Raffaello dei disegnatori disneyani: Giorgio Cavazzano. Correva l’anno 1995 e la matita di Giorgio mi fece entrare come una macchina del tempo nel mondo dei paperi. Ispirandosi al disegno di Pazienza, Cavazzano mi trasformò in un personaggio dei fumetti fatto e compiuto. Pronto a vivere nuove avventure con Paperino in una coloratissima Paperopoli. Amo questo libro che raccoglie le storie più belle di Paperica, lo considero una mia quasi autobiografia. Non so spiegare esattamente perché, ma così è.

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