video suggerito
video suggerito

Sean “Diddy” Combs accolto come una star al rientro in carcere, standing ovation dei compagni di cella

Appena rientrato in carcere dopo l’assoluzione dalle accuse più gravi, Sean “Diddy” Combs è stato accolto con una standing ovation dai detenuti. Il verdetto lo salva dall’ergastolo, ma resta in prigione e rischia fino a 20 anni per reati legati alla prostituzione.
A cura di Stefania Rocco
110 CONDIVISIONI
Immagine

Lontano dalle telecamere, Sean “Diddy” Combs ha ricevuto la sua più rumorosa manifestazione di sostegno al rientro in carcere. Dopo essere stato assolto dalle accuse più gravi traffico sessuale e associazione per delinquere – il magnate dell’hip hop è tornato nel carcere federale di Brooklyn, dove è detenuto da quasi dieci mesi. Lì, ad accoglierlo, una standing ovation.

In carcere gli hanno detto: ‘Non vediamo mai nessuno che batte il governo’”, ha raccontato il suo avvocato Marc Agnifilo all’Associated Press. Un applauso collettivo, nato da una sentenza inaspettata in un processo in cui la difesa è riuscita a smontare pezzo per pezzo l’impianto dell’accusa.

Sean “Diddy” Combs ha evitato la condanna all’ergastolo

Il team di otto legali guidato da Agnifilo e Teny Geragos ha evitato che Combs venisse condannato all’ergastolo. L’uomo, accusato di gestione di un presunto giro di traffico sessuale, è stato invece riconosciuto colpevole solo per reati minori legati alla prostituzione.

Un verdetto che, secondo Agnifilo, rappresenta molto più di una semplice vittoria legale. “Credo che l’abbiano preso a cuore. Dovevano vedere che qualcuno può vincere”, ha dichiarato ancora il legale a proposito dell’accoglienza ricevuta da Diddy al rientro in cella. In carcere, è evidente, quella parziale vittoria è risuonata forte.

Diddy resta in cella, condanna attesa in autunno

Nonostante l’entusiasmo, Combs non è un uomo libero. Rischia fino a 20 anni di carcere perché il Mann Act, la legge che ha violato, comporta una condanna a 10 anni per ciascun episodio al centro dei capi di imputazione. Il giudice gli ha negato la libertà su cauzione e la prossima udienza è fissata per il 3 ottobre. I dieci mesi già trascorsi in prigione saranno conteggiati come pena scontata, ma non basteranno a evitargli nuovi anni dietro le sbarre.

Nel frattempo, la difesa insiste sul cambiamento personale dell’imputato. “È consapevole dei suoi difetti”, ha spiegato Agnifilo, “Si è reso conto che non esiste fama o fortuna in grado di nascondere ciò che non ha mai voluto affrontare”. Una presa di coscienza che arriva tardi, ma che potrebbe pesare in futuro. Una volta fuori, Combs dovrebbe tornare in un programma per autori di violenza domestica che aveva appena iniziato prima dell’arresto.

110 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views