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Rose Villain: “Non potrei crescere un figlio nell’America di Trump. Qui con la Meloni non mi sento tutelata”

Rose Villain commenta la seconda presidenza di Donald Trump negli USA, svelando la paura per una futura maternità negli Stati Uniti. Nell’intervista a La Stampa, svela anche l’origine di Fuorilegge, il brano in gara a Sanremo 2025.
A cura di Vincenzo Nasto
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Rose Villain, via Getty Images
Rose Villain, via Getty Images

"Oggi non c'è nulla da festeggiare, ma al contrario faccio fatica ad immaginare, semmai diventerò mamma, come si possa crescere un figlio in quella società". Le parole di Rose Villain, legate alla seconda presidenza statunitense di Donald Trump, appaiono come un chiaro messaggio sul suo ritorno in Italia, dopo oltre 10 anni in cui la cantante ha vissuto tra Milano e New York. In un'intervista rilasciata a La Stampa sulla sua prossima partecipazione al Festival di Sanremo, con il brano Fuorilegge, Rose Villain ha sottolineato come fatichi a immaginare la sua vita negli Stati Uniti, dopo la seconda elezione di Donald Trump: "Quattordici anni di vita vissuti a New York non sono passati invano. Tutt’ora ho casa e vivo lì buona parte dell’anno. Ho già sofferto la prima amministrazione Trump ma, questa volta, ho l’impressione che sia molto peggio".

Rose Villain tra Donald Trump, Giorgia Meloni ed Elly Schlein

Durante l'intervista, Rose Villain si è anche espressa sulla sua appartenenza politica, allontanandosi dalla politica dell'attuale governo diretto da Giorgia Meloni: "Non è che con Meloni vada benissimo. Sento molto scontento fra i miei coetanei e sono una donna che tiene tantissimo ai diritti umani; con questo governo non mi sento tutelata". Un aspetto che invece sembra appartenere alla sua controparte politica Elly Schlein, segretaria del PD: "So che la segretaria del Pd ha a cuore le minoranze e questo mi interessa". La cantante, che aveva esordito lo scorso anno al Festival di Sanremo con Click Boom!, porterà quest'anno con lei durante la serata cover Chiello, ex membro degli Fsk Satellite e autore di album come Mela Marcia e Oceano Paradiso: "Un ragazzo che voglio portare all’Ariston perché l’Italia deve sapere quanto è forte, bravo. E ispirerà decine di artisti in futuro". Insieme canteranno uno dei classifici di Battisti: Fiori rosa, fiori di pesco.

Come nasce Fuorilegge, il brano di Rose Villain a Sanremo 2025

L'autrice ha anche raccontato la genesi del brano sanremese, Fuorilegge: "Parla di desiderio, di quel sentimento così viscerale e logorante da farti quasi sentire sbagliata. Quando mi capita di essere a New York e sento al telefono mio marito in Italia (il produttore Andrea Ferrara), a volte sto male perché lo desidero così tanto e lui non c’è". Villain ha anche svelato che il brano verrà pubblicato in lingua inglese con il titolo di Outlaw, riprendendo quel percorso che l'aveva portata nel 2018 a essere la prima italiana firmata da Repubblic Records, la stessa etichetta di Taylor Swift e Ariana Grande. Mentre dopo questa edizione del festival, per cui farà "il tifo per Joan Thiele", svela l'uscita del suo prossimo album a marzo che terminerà la trilogia composta da Radio Gotham e Radio Sakura.

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