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Piacenza riparte dalla cultura dopo la pandemia con l’arte di Raffaello, Ferré e Klimt

Con l’allentamento del contagio in una delle città-simbolo della pandemia da Coronavirus, Piacenza riparte nel segno della cultura. Il cartellone di eventi previsto per il 2020 che avrebbe dovuto sostenere la candidatura a Capitale italiana della cultura è stato posticipato all’anno prossimo. Quando da queste parti arriverà l’arte di Raffaello, Gianfranco Ferrè e il Klimt ritrovato.
A cura di Redazione Cultura
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Una delle città simbolo della pandemia da Coronavirus nel nostro Paese riparte dalla cultura. Succede a Piacenza. Non il tentativo di ritornare indietro, né di dimenticare i morti e le loro famiglie, anzi, di onorarne la memoria volgendo lo sguardo in avanti. L'arte come strumento-guida per tirare fuori dall’inerzia nella quale, suo malgrado, una delle città allo stesso tempo più colte e produttive del Paese si è ritrovata a causa di un'emergenza sanitaria senza precedenti.

Non a caso il calendario di eventi che avrebbe dovuto coinvolgere diversi ambiti culturali, appositamente studiati per candidarsi a capitale italiana della cultura, non è stato annullato, ma posticipato al 2021. Sarà dunque il prossimo anno quello da non perdere, al netto degli eventi in procinto di partire già in questa seconda parte di 2020, dalla partenza a settembre con l'arte a XNL Piacenza Contemporanea, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea con la mostra mostra LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI. Collezionismo italiano contemporaneo, oltre alla inaugurazione della salita in quota della Chiesa di San Francesco, che si affaccia proprio su piazza Cavalli.

Nel 2021, infatti, le iniziative piacentine ruoteranno attorno a grandi nomi quali Raffaello, Gianfranco Ferré, Gustav Klimt. Dalla prossima primavera, la Madonna Sistina di Raffaello ritornerà virtualmente nel complesso monastico di San Sisto, il luogo per il quale fu commissionata. Mentre sarà Gianfranco Ferré al centro delle celebrazioni di XNL Piacenza Contemporanea, oltre alla esposizione del dipinto Ritratto di signora di Gustav Klimt, sottratto dalla Galleria Ricci Oddi nel 1997 e ritrovato nel dicembre 2019, sarà protagonista di una operazione culturale di grande importanza storico-artistica.

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