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Palermo sarà capitale dell’arte contemporanea 2018 con la Biennale nomade

Nel 2018 la biennale di arte contemporanea nomade dal titolo Manifesta, si svolgerà a Palermo. La manifestazione da vent’anni sceglie una diversa sede ufficiale per ogni edizione, e quest’anno, particolarmente, avrà come tema l’immigrazione e la gestione comune della città; per queste ragioni, la fondazione Olandese ha scelto il capoluogo siciliano, crocevia del mediterraneo e simbolo della contaminazione multietnica.
A cura di Luca Marangolo
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Della giornata di oggi è l'annuncio che Palermo ospiterà l'edizione 2018 della prestigiosa Biennale nomade di arte contemporanea, Manifesta.

Manifesta è uno dei massimi eventi continentali dedicati al mondo dell'arte contemporanea. La fondazione di Manifesta ha sede ad Amsterdam, ma la mostra ha la particolarità di scegliere ogni due anni una sede diversa per se stessa. E questo ne fa un evento itinerante di importanza cruciale per il mondo delle arti visuali, in grado di fornire una prospettiva veramente pan-europea sul fenomeno dell'arte contemporanea.

E mentre fervono i preparativi per la manifestazione del 2016 che si svolgerà a Zurigo, in Svizzera, la fondazione diretta da Hedwig Fijen, programma già la sua successiva edizione proprio nel capoluogo siciliano, il comunicato stampa ufficiale (scaricabile integralmente sul sito della fondazione)  riporta una dichiarazione dello stesso Fijen che recita così:

“Manifesta 12 a Palermo è una grande sfida per ripensare a come gli interventi
culturali possono avere un forte ruolo nell’aiutare a ridefinire uno dei più iconici
crocevia del Mediterraneo della nostra storia, all’interno di un lungo processo di
trasformazione. Manifesta 12 vuole affrontare diverse questioni tra cui: “la
partecipazione dei cittadini alla governance della Città” e “Come riconoscersi cittadini
e riappropriarsi della Città? Le questioni migratorie della città sono emblematiche di
una più amplia situazione di crisi che l’intera Europa si trova ora a fronteggiare.”

Manifesta ha scelto Palermo per mettere a fuoco uno dei problemi più duri e profondi che stanno mettendo alla prova la civiltà europea, il problema dell'immigrazione, ma da una prospettiva storica e culturale più ampia. Ovvero quella della necessità di riappropriarsi della propria città come spazio simbolico; come spazio da governare in modo comunitario nel contesto di un costante flusso di migrazioni che ha segnato storicamente Palermo.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato che Manifesta è una grande opportunità per la celebrare Palermo:

"Avere Manifesta 12 a Palermo nel 2018 è un’opportunità fantastica per la città per
rafforzare la sua identità locale e internazionale. É un’opportunità per l’Europa per
apprezzare il significato della sua dimensione e identità Mediterranea e
Mediorientale: Palermo ha portato Manifesta nel Mediterraneo e il Mediterraneo
all’Europa. Manifesta 12 è un’opportunità per celebrare Palermo nella sua essenza:
un laboratorio per l’arte e la cultura. La città è capace di rinnovare se stessa e
costruire il proprio futuro”

Palermo come grande laboratorio simbolico e luogo di incontro, dunque, fra diverse civiltà nel patrimonio comune del Mediterraneo.

La prima edizione di Manifesta ebbe luogo a Rotterdam nel 1996, e da allora si è ripetuta con cadenza biennale in Lussemburgo, a Lubjana, Francoforte, San Sebastian (in Spagna), Nicosia, e tante altre città europee. L'Italia aveva già ospitato Manifesta nel 2008, quando la mostra si era svolta fra il Trentino Alto Adige e il Südtirol.

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