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Nuova ipotesi sull’identità di Banksy, giornalista: “È un membro dei Massive Attack”

Il giornalista Craig Williams ha formulato una nuova ipotesi sull’identità dello street artist più famoso del mondo: si tratterebbe del frontman dei Massive Attack Robert Del Naja.
A cura di Federica D'Alfonso
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"Sweep"
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La caccia alla vera identità di Banksy continua, instancabilmente. Lo scorso febbraio gli studi della Queen Mary University di Londra avevano destato scalpore, individuando in Robin Gunningham, trentaquattrenne di Bristol con la passione per il disegno la mano nascosta dietro lo street artist più famoso al mondo: oggi, una nuova ipotesi si fa strada fra gli esperti e gli appassionati. Un'ipotesi non da poco, in effetti: secondo il giornalista Craig Williams dietro il mistero di Banksy si celerebbe niente di meno che un membro della band britannica dei Massive Attack.

Ma Craig Williams è andato oltre: sarebbe proprio Robert “3D” Del Naja, fondatore, insieme a Grant "Daddy G" Marshall, del gruppo, la vera identità di Banksy. Perché proprio lui? Secondo l'investigatore, esiste una strana coincidenza fra i luoghi in cui si trovano le opere di Banksy e quelli dei concerti dei Massive Attack. Williams ha tracciato una mappa dei murales di Banksy sparsi nel mondo, e ha riscontrato delle corrispondenze importanti con le date di alcuni concerti della band di Bristol: negli ultimi 12 anni almeno in sei occasioni opere d'arte riconducibili a Banksy sono comparse, poco prima o poco dopo i loro concerti, nella stessa città.

A rendere più sicuro Williams della sua ipotesi, alcuni particolari interessanti della vita di Del Naja prima del successo mondiale con la sua band. Negli anni Ottanta il cantante era noto nell'ambiente come graffitista, e lui stesso, in alcune interviste, avrebbe ammesso di essere “diventato amico” di Banksy. Del Naja è inoltre famoso per le installazioni artistiche con i LED usate nei concerti: una di queste, "Volume", è stata addirittura esposta al Victoria and Albert Museum di Londra e ad Hong Kong. Il mondo dell'arte non sarebbe dunque estraneo al frontman dei Massive Attack: non solo, il misterioso e leggendario artista, secondo Williams, potrebbe essere proprio lui.

Troppe coincidenze

Robert "3D" Del Naja
Robert "3D" Del Naja

Il giornalista ha aggiunto un'ulteriore considerazione per avvalorare la sua tesi: Banksy raggiunge il successo nei primi anni Novanta, quando i suoi lavori provocatori iniziarono ad avere la visibilità che hanno oggi. Quasi contemporaneamente, i Massive Attack raggiungevano il successo con l'album “Blue Lines” (pubblicato nel 1991): che il successo della band abbia permesso a Del Naja di celare la sua attività di writer in modo più sicuro?

Craig Williams ha inoltre confrontato i luoghi in cui si trovano alcuni fra i murales più famosi del writer, le date in cui sono comparsi e le date dei tour dei Massive Attack, riscontrando alcune, troppe a suo parere per non sospettare di Del Naja, coincidenze rilevanti: tra il 25 e il 27 aprile 2010 i Massive Attack si trovavano a San Francisco per un concerto. Il 1° maggio dello stesso anno in città apparvero ben sei murales di Banksy.

Una settimana più tardi la band era a Toronto, e anche lì, dopo poco, sono stati segnalati alcuni lavori. E ancora: a Boston, Los Angeles e New Orleans: in quest'ultima città, nel 2008, Banksy ha prodotto ben 14 stencil in memoria delle vittime dell'uragano Katrina. Lo stesso Del Naja per l'occasione scrisse la colonna sonora per un documentario sullo stesso argomento. Coincidenze? Seocondo Williams, assolutamente no.

Nell'aprile 2003 fu la volta di Melbourne, e i Massive Attack erano stati in tour lì il mese precedente. Nelle prossime settimane la band tornerà in patria con un concerto a Bristol, e secondo Craig Williams non passerà molto tempo prima della riapparizione di Banksy in città.

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