Napoli celebra Elena Ferrante: la traduttrice americana racconta ‘L’amica geniale’

Come si traduce in inglese il termine "smarginatura", la sindrome di cui è affetta Lila, la protagonista dei romanzi di Elena Ferrante? E, soprattutto, come si riesce a restituire in un'altra lingua il senso profondo di quella città oscura, violenta ma anche felice e luminosa che l'autrice de "L'amica geniale" descrive con così tanta attenzione e cura nella tetralogia che l'ha resa famosa in tutto il mondo?
Questi e altri temi saranno indagati all'università Federico II di Napoli venerdì 7 aprile insieme alla traduttrice in lingua inglese dei romanzi della Ferrante, Ann Goldstein, editor e collaboratrice del New Yorker, a cui secondo molti si deve buona parte del successo planetario dei libri di Elena Ferrante. Previste sue sessioni seminariali per "Di Napoli non ci si libera facilmente": la prima alla presenza della Goldstein, mentre la seconda si svolgerà attorno a temi riguardanti il labirinto femminile nell'"Amica geniale" e il rapporto tra feuilleton e metaromanzo nell'opera, oltre al rapporto ineludibile con la città di Napoli.
"Di Napoli non ci si libera facilmente": per Elena Ferrante, il programma:
Università degli studi di Napoli, Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici Aula Piovani – venerdì 7 aprile 2017.
Prima sessione: 15.00-16.00
Presiede Francesco de Cristofaro
Saluti del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Edoardo Massimilla
Mariella Muscariello (Università di Napoli), Un’introduzione
Ann Goldstein (Traduttrice, Editor e Head del Copy Department del New Yorker), Tradurre in inglese la «smarginatura» (una conversazione con Tiziana de Rogatis)
Tiziana de Rogatis (Università per Stranieri di Siena), Napoli, «l’amata non amata»
16.00-16.30: Discussione
Pausa caffè
Seconda sessione: 17.00-18.20
Presiede Antonio Saccone
Massimo Fusillo (Università dell’Aquila), Sul potere metamorfico del tempo
Stiliana Milkova (Oberlin College, USA), Spazio liminale e labirinto femminile nell’”Amica geniale” Olivia Santovetti (Università di Leeds, GB), Il ciclo dell’”Amica geniale”: feuilleton o metaromanzo? Mariangela Tartaglione (Università di Napoli), Lo spazio generativo. La città madre nell’”Amore molesto”.
18.20-19.00: Discussione
Seminario a cura di Tiziana de Rogatis e Mariella Muscariello.