Livio Macchia è morto all’età di 83 anni, fu storico bassista e fondatore de I Camaleonti

Livio Macchia, storico bassista e co-fondatore de I Camaleonti, è morto all'età di 83 anni. L'uomo è deceduto nella sua casa di Melendugno, in provincia di Lecce, dove si era trasferito negli ultimi anni per un ritorno nella sua terra natia. Nato ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, nel novembre 1941, l'uomo si era subito trasferito a Milano, dove insieme a Paolo De Ceglie, Riki Maiocchi, Giorgio e Gerry Manzoli e Tonino Antonio Cripezzi aveva fondato nel 1964 una formazione in grado di cambiare la musica beat italiana. Non sono stati resi pubblici i motivi del decesso, mentre ha voluto ricordarlo così il sindaco della città con un post su Facebook: "È stato un onore organizzare insieme a lui e all’amato figlio Livio il suo ultimo concerto dei Camaleonti a Roca Nuova dove tanti Melendugnesi sono accorsi a salutarlo e a dirgli che gli volevano bene".
L'ultimo concerto per i 60 anni della band e il successo con I Camaleonti
Infatti, proprio l'ultimo concerto di Macchia era stato organizzato lo scorso giugno, quando nell’ambito del BluFestival organizzato dal suo comune, il bassista si era esibito con il Livio Macchia e Friends, con alcuni omaggi a membri della band scomparsi: nel 2022 Tonino Cripezzi, trovato senza vita in una stanza d'albergo a Chieti dopo un concerto a Pescara. Più recentemente, lo scorso luglio 2024, era venuto a mancare il tastierista Massimo Brunetti: proprio Macchia aveva annunciato la scomparsa del musicista pescarese. L'occasione celebrava anche i 60 anni della band: ma come nascono i Camaleonti e da cosa deriva il loro nome? Non è il primo nome del gruppo, che solo qualche anno prima si esibiva con il nome di Beatnicks, i Demoniaci e i Marines/Mods. Solo nel 1964, si chiameranno Camaleonti poiché variavano genere musicale, durante le serate, adattandosi al pubblico presente. La svolta arriva nel 1965, quando vengono notati da Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, che gli offre di registrare con l'etichetta Kansas.
Il successo di L'ora dell'amore e Applausi e la partecipazione con Eternita a Sanremo 1970
C'è un decennio che descrive maggiormente il momento di successo della band, dalla metà degli anni '60 alla metà degli anni '70. In mezzo c'è la prima partecipazione al Cantagiro 1966 con Chiedi Chiedi, ma anche L'ora dell'amore e Applausi, tra i brani più ricordati della band. In meozzo, anche 4 partecipazioni al Festival di Sanremo con Eternità nel 1970, Come sei bella nel 1973, Cuore di vetro nel 1976 e Quell'attimo in più nel 1979. La loro ultima partecipazione al Festival è molto più recente e si lega alla kermesse condotta nel 1993 da Pippo Baudo e Lorella Cuccarini: in quell'occasione si esibirono con Come passa il tempo. Il gruppo ha partecipato anche a cinque edizioni del Festivalbar, tra il 1968 e il 1974.