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L’Infinito di Giacomo Leopardi sulla Rai con le voci di Mina, Ligabue, Jovanotti

Un video con le voci di ventidue voci della musica italiana recitano l’Infinito di Giacomo Leopardi per la chiusura delle celebrazioni dei 200 anni dalla composizione dell’idilio più famoso della letteratura italiana. Il verso finale “E m’è dolce naufragar in questo mare” è affidato alla Voce di Mina. Anche Jovanotti e Ligabue tra le star che celebrano il Sommo.
A cura di Redazione Cultura
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Le celebrazioni per i 200 anni de l'Infinito di Giacomo Leopardi giungono alla loro conclusione. E il botto finale è di quelli importanti. Ad annunciarlo ieri pomeriggio, in conferenza stampa, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che ha presentato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un dvd in cui ventidue voci della canzone italiana recitano la famosa poesia leopardiana. Oltretutto, oggi su tutte le reti Rai e su RaiPlay il video andrà in rotazione per tutto il giorno. Trapelano i primi nomi. Da Mina a Ligabue, fino a Jovanotti, ventidue voci della musica italiana. Affidato all'icona della musica italiana nel mondo, Mina, lo storico verso finale: "E il naufragar m'è dolce in questo mare".

La storia dell'Infinito di Leopardi

Giacomo Leopardi aveva appena ventuno anni quando, nel 1819, compose uno degli idili più belli della letteratura italiana. Mentre passeggia sul Tabor, il poeta di Recanati, avvezzo a inerpicarsi sulla cima del colle nei pressi della sua villa di Recanati, trovò l'ispirazione per questa poesia. Che sarà pubblicata soltanto nel 1826 negli “Idilli”, quando Giacomo sarà ormai lontano da Recanati.

Oggi l'autografo dell'Infinito di Giacomo Leopardi del 1819 è conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, dove è stato esposto in occasione dei 200 anni de “L’Infinito”. Il 28 maggio scorso, infatti, gli studenti hanno ammirato dal vivo il manoscritto, dopo aver preso parte all’iniziativa #200infinito voluta da Olimpia Leopardi. L’autografo del 1819 è vergato con penna a ductus fine e inchiostro scuro, ed è di grande importanza letteraria e filologica, perché  permette di esaminare gli interventi correttori di Giacomo Leopardi e di ripercorrere la cronistoria delle scelte e dei ripensamenti del poeta recanatese. Ma perché quel manoscritto si trova proprio a Napoli? Qui il videoclip con le ventidue voci della musica italiano presentato ieri da Dario Franceschini.

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