Emis Killa: “Mi fa incazzare quando dicono ‘voi siete famosi e dovete farvi sentire’. Noi abbiamo tutto da perdere”

Emis Killa ha fatto della franchezza una sua cifra distintiva, o per lo meno è ciò che racconta per rafforzare le sue posizioni. Il cantante, ospite del programma radiofonico Say Waaad, in onda su Radio Deejay, è intervenuto su una questione vecchia come il mondo, ma quanto mai attuale: la responsabilità di artisti e personaggi pubblici e il peso dei messaggi che decidono di lanciare e le cause che scelgono di sposare.
Le parole di Emis Killa a Say Waaad
Emis Killa, dialogando con il conduttore del programma Michele Wad Caporosso, ammette candidamente di avere un punto di vista molto preciso in merito alla questione: "Mi fa incazzare il messaggio che mi arriva spesso, quando ci sono argomenti importanti, non solo come la guerra ma di tipo politico, in cui si dice ‘voi che siete famosi dovete farvi sentire'. Faccio un ragionamento molto onesto: ma io mi devo esporre che ho tutto da perdere?". Il cantante tocca proprio il nervo scoperto della questione, la ragione per la quale spesso si chiede a personaggi pubblici con una certa risonanza di schierarsi.
"Se facessi un lavoro più umile, mi verrebbe voglia di lamentarmi"
Poi l'artista lascia intendere con maggiore chiarezza che il suo discorso ha a che fare prevalentemente con questioni di tipo economico, sottolineando la differenza che possa passare tra lui, benestante, e chi da un eventuale rincaro dei prezzi della benzina possa davvero subire un danno sensibile: "Se facessi un lavoro più umile, lì mi verrebbe voglia di lamentarmi se aumentasse la benzina. Cosa dovrei fare? Espormi e andare in piazza? Fondamentalmente sto bene, ho una vita che dal punto di vista materiale non mi dà problemi". Infine Emis Killa aggiunge: "Non sono io a dovermi giocare tutto, perché quello che a me fa girare solo le palle, può cambiare la tua quotidianità". Il conduttore Michele Capotasso gli fa notare che queste parole potrebbero apparire sinistre a qualcuno. Emis Killa risponde: "Il mio è un discorso onesto, so che a qualcuno non piacerà. Ho molti più motivi per scegliere di non combattere".