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Cugia replica a Mucciante: “Ha fatto manomettere l’originale”

Arriva prontamente la replica di Diego Cugia a Flavio Mucciante, direttore di Radio 2 che proprio oggi aveva deciso di dire la sua sull’assenza di “Jack Folla” in radio.
A cura di Diego Cugia
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La lettera di Flavio Mucciante, direttore di Radio 2, pervenuta alla redazione di Fanpage come risposta alle parole amare usate da Diego Cugia durante la quarta puntata di Brain Food, non ha lasciato indifferente il noto scrittore. Quest'ultimo, infatti, ha voluto prontamente replicare a quanto detto da Mucciante, inviandoci una replica contenente la sua versione dei fatti. Toni accesi sulla presunta falsità di alcune dichiarazioni, soprattutto quelle riguardanti la volontà di avere ancora Jack Folla in radio.

Di seguito la replica di Diego Cugia al direttore di Radio 2, Flavio Mucciante:

La replica del direttore di Radio 2 alla mia intervista su Fanpage è come le repliche di Alcatraz lanciate in onda con spot ingannevoli che annunciavano il ritorno di Jack Folla, mai avvenuto, tranne per fare pubblicità alla sua rete in perdita d’ascolti. Le puntate di Alcatraz che Mucciante si vanta di “aver recuperato e messo a disposizione di ascoltatori e appassionati”, infatti, sono un falso. Il direttore ha fatto manomettere l’originale da un altro regista, una fiction della durata di 45 minuti circa, infischiandosene di un’opera tutelata dal diritto d’autore, tagliandola di oltre la metà, estrapolando alcuni monologhi, omettendone altri non di suo gradimento e mandandola in onda a mezzanotte, ma solo perché a quell’ora le repliche, a noi autori, sono pagate la metà. Doppiamente miserabile, quindi, il suo riferimento al mio compenso. Non contento, l’anno successivo ha poi rimesso mano alla ormai sua “orribile creatura”, come uno scienziato pazzo di gelosia per la scoperta di un altro, riducendola in pillole, creando un mostro puro, uno gnomo radiofonico di cinque minuti. Che lui chiama Jack Folla. No, si chiama pensione Alcatraz, sta in via Asiago, c’è una poltrona dove lui sta spaparanzato, firmata non da uno stilista ma da un segretario di partito. È il suo carcere. Quindi non replico a tutte le parole livorose espresse nei miei riguardi, è evidente che non sono parole di un uomo libero.

Diego Cugia – Jack Folla

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