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Claudio Bravo Camus, il doodle di Google è dedicato all’artista cileno morto nel 2011

È dedicato all’artista cileno giramondo il doodle di oggi. Carlo Bravo Camus e i suoi “oggetti impacchettati” accolgono gli utenti di Google. L”artista, nato a Valparaiso nel 1936, dopo aver girato l’Europa e gli Stati Uniti, si era trasferito a Tangeri, in Marocco, dov’era rimasto fino alla morte nel 2011.
A cura di Redazione Cultura
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il Doodle di Google
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Il doodle di Google di oggi, 8 novembre, è dedicato a Claudio Bravo Camus, pittore nato a Valparaíso, in Cile, nel 1936 e morto nel 2011. Ha vissuto e lavorato a Tangeri, in Marocco, a partire dal 1972. Dopodiché ha vissuto in Cile, negli Stati Uniti e in Spagna. È stato un artista iperrealista, influenzato fortemente da Salvador Dalì. Il doodle di Google (in foto) ricorda  le sue opere dedicate agli oggetti impacchettati che cominciò a dipingere all’inizio degli anni Sessanta, quando il pittore viveva in Spagna, dove lavorava principalmente come ritrattista. Sin da bambino, si era fatto notare per le sue qualità artistiche, in particolare nel disegno. Fino ai vent'anni aveva frequentato a bottega lo studio di un pittore cileno, e a soli 18 anni esordì con una personale dei suoi quadri che da allora riscossero un crescente successo.

Gli anni Sessanta: Claudio Bravo Camus in Europa

All’inizio degli anni Sessanta, Bravo si trasferì in Europa, prima a Barcellona poi a Madrid, dove restò per circa dieci anni, in piena dittatura di Francisco Franco, che ritrasse persino in un suo dipinto. Fu in questo periodo che Bravo dipinse le prime nature morte dedicate a oggetti impacchettati, a cui si riferisce il doodle di Google di oggi.

Gli anni Settanta: gli Usa, poi il Marocco

Negli anni Settanta, Carlo Bravo Camus si trasferì negli Stati Uniti, a New York, ma solo per un breve periodo, dove tuttavia ebbe un buon riscontro per le sue opere. Dopodiché, nel 1972, si trasferì in Marocco, a Tangeri, dove visse tutto il resto della sua vita, fino al 2011, quando se ne andò.

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