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Che cosa significa eptacaidecafobia: la parola che indica paura del numero 17

La parola eptacaidecafobia, dal greco “paura del numero diciassette”, indica la fobia verso questo numero ritenuto sfortunato. La superstizione nasce nell’antica Grecia, dai discepoli del filosofo Pitagora, e si è propagata fino a noi. Nei secoli altre superstizioni legate al Cristianesimo hanno aggiunto il venerdì al campo sempreverde della sfortuna. Vediamo perché.
A cura di Redazione Cultura
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Per come fin qui si è comportato il 2020 sembra l'anno perfetto per parlare di sfortuna. Ma soprattutto di paura della sfortuna, che in alcuni casi è peggiore. Nella nostra cultura, spesso la sfortuna viene associata dai più superstiziosi al numero 17, ancor di più se di venerdì. Questa fobia del numero diciassette ha persino un nome, che indica la patologia: eptacaidecafobia. La sua etimologica, che deriva, dal greco ἑπτακαίδεκα, "diciassette" e φόβος, "paura", indica proprio la paura del numero 17. Già nell'antica Grecia questo numero era considerato sfortunato, in particolare dai discepoli del filosofo Pitagora. Il motivo per cui dei matematici avevano in odio un semplice numero? Perché il diciassette cade tra il 16 e il 18, perfetti nella loro rappresentazione di quadrilateri 4×4 e 3×6.

Come nasce la leggenda del 17 porta sfortuna

Nata nell'antica Grecia, la sfortuna del 17 è continuata nei secoli. Nell'Antico Testamento è scritto che il diluvio universale cominciò il 17 del secondo mese, come scritto nella Genesi. Mentre sui sepolcri dei morti  nell'antica Roma era abitudine incidere la scritta "VIXI", cioè vissi, a sua volta anagramma di XVII che indica proprio il 17 nel sistema di numerazione romano.

Perché proprio venerdì 17?

Il numero 17, in particolare abbinato al giorno venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia e altri paesi di origine greco-latina. Esistono diversi pregiudizi legati a esso, principalmente legati alla cultura popolare e alla superstizione. Questo perché il venerdì 17 unirebbe due elementi negativi: il venerdì, dal Venerdì Santo, giorno della morte di Gesù, e il numero 17 di cui abbiamo già parlato.Una simile abbastanza simile si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13. Anche in quel caso esiste una parola che indica la paura folle del numero tredici ed è triscaidecafobia. Una piccola curiosità: negli stessi Paesi dove la superstizione indica il numero 13 come quello più sfortunato, il giorno della settimana abbinato è il martedì. Martedì 13, per alcuni paesi sudamericani, è una congiuntura particolarmente sfortunata.

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