Caso Grignani – Pausini, il cantante minaccia querela a Warner: “Mai dato il permesso di cambiare il testo”

Avevamo ipotizzato, nelle ultime ore, che un accordo extragiudiziale tra Gianluca Grignani e Laura Pausini sul futuro delle 4 nuove versioni de La mia storia tra le dita, potesse essere la risoluzione più celere e diplomatica tra i due artisti, ma non è così. Nelle scorse ore, come riporta l'Ansa, Gianluca Grignani e Massimo Luca hanno commentato la nota di Warner Chappel Music Italiana, editore del brano, in cui si affermava che "le versioni del brano La mia storia tra le dita interpretate da Laura Pausini sono state realizzate da Gente Edizioni Musicali dopo aver ottenuto tutti i diritti e le autorizzazioni necessarie". Attraverso una dichiarazione diffusa dal loro avvocato Giorgio Tramacere, hanno annunciato che procederanno contro il "legale rappresentante della Warner Chappell Music per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa".
Perché Grignani vogliono procedere per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa
Avvicinandosi alla questione, appare già il primo scostamento dalla vicenda precedente: in questa dichiarazione pubblica, l'accusa di Grignani e Luca attraverso l'avvocato Tramacere è diretta a Warner Chappell Music Italiana e non a Laura Pausini. Ma perché Grignani e Luca procederanno per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa? Il reato, che fa parte del Codice Penale italiano, configurato nell'articolo 595, si riferisce al comma 3, ovvero se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è la reclusione da 6 mesi a 3 anni o la multa non inferiore a 516 euro.
Cosa potrebbe costituire il reato e le autorizzazioni alla modifica dell'opera
Tra gli elementi costitutivi per cui potrebbe configurarsi il reato, oltre al mezzo della stampa, l'offesa alla reputazione. Attraverso la nota stampa dell'editore, secondo Grignani e Luca, si sarebbe affermato che il brano avesse ricevuto tutte le autorizzazioni, mentre gli autori indicano che "nessuna autorizzazione alla modifica del testo dell’opera è mai stata rilasciata dagli autori, tant’è che, nonostante la diffida già inoltrata e il clamore mediatico, tali asserite autorizzazioni non sono mai state esibite".
Non è più uno scontro tra Grignani e Pausini: il campo si allarga
Ma quali sono le modifiche che avrebbe fatto Pausini al brano? Come riportato nella diffida di Gianluca Grignani, nella versione originale di La mia storia tra le dita canta: "E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato, ricorda a volte un uomo va anche perdonato". Nella versione di Pausini si trasforma in "E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato, ricorda a volte un uomo va anche perdonato". Secondo Grignani, la modifica, per quanto impercettibile, sposta la prospettiva del brano: dall'autoaccusa al rimprovero nei confronti dell'altro protagonista del racconto.
Le conseguenze probabili di una disputa legale: tra queste la rimozione temporanea del brano
Nella diffida di Grignani e Luca, si sottolinea anche che i due autori non avevano ricevuto comunicazioni ufficiali sulle modifiche, ma se ne sarebbero accorti attraverso alcune segnalazioni di fan sui social. Potrebbe diventare molto più lunga di quanto ci si aspettasse la querelle che sembra non appartenere più al duo Grignani – Pausini. Anzi, la controversia, anche legale, si sarebbe spostata su un piano penale, e potremmo non dover escludere una rimozione temporanea del brano dalle piattaforme, ma anche un contenzioso sui diritti morali del brano.