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Bruno Mars avrebbe accumulato 45 milioni di euro in debiti di gioco a Las Vegas

Secondo l’indiscrezione di NewsNation, Bruno Mars avrebbe accumulato 45 milioni di euro in debiti di gioco con i casinò di Las Vegas gestiti da MGM.
A cura di Vincenzo Nasto
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Bruno Mars, Getty Images
Bruno Mars, Getty Images

Secondo quanto riferito dal portale NewsNation, Bruno Mars avrebbe accumulato un debito di oltre 45 milioni di euro nei confronti di MGM. L'azienda occupa un ruolo fondamentale nella gestione di alcuni resort e casinò di Las Vegas, in cui lo stesso autore è in residency da alcuni anni. Ultimamente, lo stesso Mars aveva annunciato il prolungamento della residency da quasi 80 milioni di euro fino al 2025, che avrebbe permesso allo stesso autore di guadagnare un milione di euro per ogni esibizione. Per adesso, non c'è stato alcun commento alla notizia da parte dei rappresentanti di MGM e di Bruno Mars, ma in molti stanno riprendendo una passata intervista al portale GQ Usa, in cui l'autore statunitense ha raccontato la sua passione per il gioco.

Sono passati oltre 11 anni dall'intervista ripresa su X da molti utenti che hanno commentato il possibile indebitamento dovuto al gioco. Allora l'autore, mentre raccontava la genesi di Unortodox Jukebox, il suo secondo album che conteneva brani come When I Was Your Man e Locked out of Heaven, aveva confessato di aver iniziato a giocare con un suo amico, vincendo saltuariamente anche 600 dollari, ma durante l'intervista, Mars aveva trascinato il giornalista Chris Heath in un casinò con 3mila euro in contanti. Durante la serata, Mars avrebbe mostrato alcuni atteggiamenti ludopatici, sottolineando come al tavolo privato chi scommettesse meno di 1000 euro fosse un pesce fuor d'acqua, ma soprattutto tardando la sua uscita dal casino di mezz'ora in mezz'ora, fino alle 5 del mattino successivo.

Il tutto potrebbe essere reso più imponente dal 2016, quando è cominciata la lunga serie di residency a Las Vegas del cantautore di origini hawaiane. MGM Grand Casino avrebbe quindi convenuto nell'allungare la sua permanenza nello Stato del Nebraska, anche per recuperare i milioni di euro che Mars avrebbe scommesso negli ultimi otto anni. C'è più di qualche esempio, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Europa, in cui si sono visti, nel tempo, musicisti e autori di una certa levatura, ripartire dal basso dopo aver ammesso una grave dipendenza dal gioco. Da Tim Freedman dei Whitlams al rapper di New York Jay Z, che ha raccontato anche di aver perso mezzo milione di euro durante una singola mano a poker.

Uno dei casi più caratteristici degli ultimi anni è la storia di James Fox, cantante gallese di Hold On To Our Love, con cui ha partecipato all'Eurovision Song Contest del 2004 rappresentando il Regno Unito. Il cantante, come ha raccontato in alcune interviste, tra cui quella al portale WalesOnline, avrebbe speso oltre centinaia di migliaia di dollari. Solo un anno fa invece, Pupo, ospite in una puntata di Domenica In, aveva raccontato di quanto il gioco lo avesse portato in uno stato di fragilità mentale, al punto di pensare di farla finita: "Era fumo negli occhi era sabato notte, quasi domenica mattina, scesi dalla macchina per farla finita, in quel pezzo di autostrada era tutto molto stretto. Ma passò un tir, che provocò un tale spostamento d'aria che anche la mia auto si spostò ed io fui spostato dall'aria che mi svegliò dall'oblio in cui ero caduto e pensai: Che sto facendo? Risalii e tornai a casa".

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