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Arrestato lo stalker di Angelina Mango e Laura Valente: nonostante i domiciliari, non si era arreso

È stato arrestato e ricoverato in una struttura psichiatrica lo stalker che non dava pace ad Angelina Mango e Laura Valente, nonostante la denuncia, il divieto di comunicare con le artiste e gli arresti domiciliari.
A cura di Gaia Martino
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Lo stalker che perseguitava Angelina Mango e la madre, Laura Valente, è stato arrestato e portato in una clinica psichiatrica, fa sapere TgCom24. Era finito agli arresti domiciliari lo scorso febbraio dopo la denuncia della cantante 23enne reduce dalla sua esperienza all'Eurovision Song Contest 2024, ma aveva continuato a infastidirle con messaggi e raccomandate. Dopo l'arresto è stato ricoverato in una struttura psichiatrica, a Ferrara, dove sarà piantonato dal personale della Polizia penitenziaria.

L'arresto dello stalker 49enne di Angelina Mango e Laura Valente

Lo stalker che perseguitava Angelina Mango e Laura Valente, 49enne originario di Mesola (Ferrara), è stato prelevato dalla sua casa lunedì 20 maggio su ordine del gip di Milano che ha disposto per lui la misura cautelare provvisoria del ricovero in una struttura del servizio psichiatrico ospedaliero, scrive TgCom24. Era finito ai domiciliari lo scorso febbraio a seguito della denuncia della cantante ma nonostante ciò, aveva proseguito, imperterrito, a mandare raccomandate e messaggi Whatsapp all'artista e alla madre, Laura Valente. Il giudice, dopo aver raccolto tutti gli elementi del caso, ha applicato all'uomo una misura più restrittiva in attesa di una valutazione sulla sua infermità mentale. È stato infatti ricoverato  nel reparto di Psichiatria dell’ospedale ferrarese Sant’Anna di Cona, in provincia di Ferrara, dove sarà vigilato dal personale della polizia penitenziaria.

I messaggi nonostante il divieto di comunicare con la cantante

Nonostante gli fosse stato impedito di comunicare con la cantante e la madre, l'uomo 49enne di Ferrara non si era arreso. Dopo la denuncia e gli arresti domiciliari, aveva continuato ad inviare alle due donne messaggi Whatsapp e raccomandate che minavano la loro serenità quotidiana. Ecco perché, lo scorso lunedì 20 maggio, l'uomo è stato prelevato dalla sua abitazione dai militari del 112 che hanno dato esecuzione a una ordinanza emessa dal gip del tribunale di Milano.

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