Anpi contro il concerto di Kanye West in Italia: “Antisemita e violento, incompatibile con la nostra Costituzione”

L'Anpi si è dichiarata contraria al concerto che YE – Kanye West terrà sabato 18 luglio 2026 alla RCF Arena di Reggio Emilia. La sezione di Reggio Emilia dell'Associazione dei partigiani, infatti, ha diramato una nota ufficiale in cui spiega che i valori che il rapper ha diffuso in questi ultimi anni sono contrari a quelli della Costituzione italiana. Consapevoli di non poter fermare un evento del genere – questo concerto segna il ritorno in Europa dopo 10 anni – l'Anpi ha comunque deciso di esprimere la propria contrarietà rispetto alla scelta degli organizzatori privati. Una decisione nata "alla luce delle dichiarazioni e dei messaggi più volte diffusi dallo stesso, caratterizzati da contenuti che risultano incompatibili con i valori fondanti della nostra Costituzione".
L'Anpi, quindi, si dice impossibilitata a fermare l'evento, ma lo scopo non è quello di impedire al rapper di esibirsi, quanto contrastarlo. Per farlo l'idea è quella di ragionare "con i nostri giovani e spiegando loro che la conoscenza di quanto successo nel 900 e che non viene ancora sempre spiegato a scuola, li aiuti a capire e a pensare con la propria testa". Negli ultimi anni, infatti, il rapper si è reso protagonista di dichiarazioni dal carattere "antisemita, discriminatorio e violento". Nel 2022, per esempio, il cantante si fece sospendere da Twitter (oggi X) per alcune frasi antisemite.
Ma il rapper non ha lesinato dichiarazioni di vicinanza al nazismo (sic) al punto che lo scorso maggio aveva pubblicato un singolo intitolato "Heil Hitler", poi rimosso dalle piattaforme di streaming. Eppure era bastato per andare in trend su Instagram dove i reel con quella canzone avevano collezionato milioni di visualizzazioni. West non ha mai nascosto le sue simpatie per il dittatore tedesco e per il nazismo, un amore che dura da oltre 20 anni, come scriveva Vincenzo Nasto su Fanpage ricordando le parole del rapper: "Tutti gli esseri umani hanno qualcosa di valore che mettono sul tavolo, soprattutto Hitler. Vedo delle cose buone anche in Hitler" disse YE.
Ma le dichiarazioni controverse di West si sono succedute in questi anni, per questo l'Anpi è intervenuta per porre al centro del dibattito la questione. L'Associazione ha spiegato che questi messaggi "nulla hanno a che vedere con la libertà di espressione artistica e che rischiano invece di legittimare intolleranza, razzismo e negazione dei principi democratici". E soprattutto che Reggio Emilia ha una storia tale da rendere difficile una vicinanza tra la città che ha sempre professato idee democratiche e le idee espresse dal rapper.
"Chi veicola tali messaggi ignorano la responsabilità morale e civile che si hanno nei confronti della cittadinanza, in particolare delle giovani generazioni. La cultura non può essere neutra quando entra in conflitto con i valori dell’antifascismo, della solidarietà e del rispetto della dignità umana" continua la nota dell'Anpi che ricorda come la libertà d'espressione sia tutelata dalla Costituzione italiana ma non può "trasformarsi in un alibi per la diffusione dell’odio e della discriminazione". Motivo per cui continueranno a monitorare e vigilare contro ogni forma d'odio, antisemitismo e discriminazione, in difesa della memoria e i valori della Resistenza.