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Andrea Camilleri

I 100 libri di Andrea Camilleri, padre di Montalbano

È morto Andrea Camilleri. Ricoverato un mese fa a Roma per un arresto cardiaco, lo scrittore siciliano è uno degli autori italiani più amati da lettori nostrani e stranieri. Autore prolifico, ha pubblicato più di 100 libri, spaziando dalla narrativa poliziesca alle opere autobiografiche. Apprezzato dal grande pubblico soprattutto per la saga sul commissario Montalbano, ha venduto 10 milioni di copie in tutto il mondo.
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A cura di Titti Pentangelo
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Una delle penne più prolifiche del panorama letterario italiano, per molti un vate saggio e uno degli intellettuali più importanti d'Italia. Andrea Camilleri, lo scrittore siciliano morto oggi dopo un mese di ricovero al Santo Spirito di Roma, in seguito di un arresto cardiaco, è una delle figure più note e apprezzate del mondo culturale nazionale ed estero. I suoi romanzi, tradotti in più di 120 lingue, hanno venduto 10 milioni di copie in tutto il mondo. Dopo alcuni libri iniziali poco apprezzati, il padre di Salvo Montalbano ha raggiunto presto il successo proprio grazie alla fortunata saga poliziesca incentrata sulle vicende del commissario siciliano. Un vero e proprio "fenomeno Camilleri" che si scatenò dopo il 1995 quando venne pubblicato "Il birraio di Preston". Da allora, il favore del grande pubblico non lo ha mai abbandonato.

Gli oltre 100 libri di Andrea Camilleri

Autore prolifico e personalità forte del panorama letterario italiano, Andrea Camilleri, morto stamattina al Santo Spirito di Roma, dov'era ricoverato da un mese, durante tutta la sua vita ha pubblicato più di 100 libri, di cui la maggior parte ambientati a Vigata, la cittadina siciliana creata dalla sua immaginazione a sfondo delle vicende del commissario Salvo Montalbano. Tanti romanzi gialli che si aprono con un omicidio o la scomparsa di qualcuno, mettendo in moto l'inchiesta della polizia. Un percorso spesso tortuoso e non privo di pericoli tra le meraviglie siciliane e borghi ricchi di storia. Nel suo centesimo libro, "L'altro capo del filo" (2016, edito Sellerio), lo scrittore si è occupato degli sbarchi dei migranti con uno sguardo lucido, attento alle dinamiche attuali. Quest'anno è stato pubblicato "Il cuoco dell'Alcylon", un altro capitolo della fortunata saga su Montalbano. Camilleri è stato anche autore di racconti come "Racconti quotidiani" (2001) e saggi autobiografici tipo "Come la penso" (2013) con un insieme di articoli e ricordi vari.

Andrea Camilleri da record: 70mila copie con Il birraio di Preston

Con "Il birraio di Preston" nel 1995, Andrea Camilleri raggiunse la ribalta con 70mila copie vendute. Stessa cosa accadde con "La concessione del telefono" e "La mossa del cavallo", altri due titoli che andarono letteralmente a ruba. Poi, è stato il turno di "La pazienza del ragno" (2004), "La luna di carta" (2005), "La vampa d'agosto" (2006), "Le ali della sfinge" (2006), "La pista di sabbia" (2007), "Il campo del vasaio" (2008) e "L'età del dubbio" (2008). Tutti con protagonista il commissario Salvo Montalbano. Una fortunatissima saga, edita Sellerio, che ebbe inizio nel 1994 con "La forma dell'acqua". Il finale della serie è già stato scritto nel 2006 dall'autore che, in un'intervista rilasciata a Fanpage, ha chiarito che verrà pubblicato soltanto dopo la sua morte.

Camilleri mania, 10 milioni di copie in tutto il mondo

Il "fenomeno Camilleri" non è rimasto limitato alla nostra penisola, ma si è esteso anche oltre confine imponendo Andrea Camilleri come uno degli autorevoli successori del francese Simenon. La complessità delle trame unita ad uno stile scorrevole e sinuoso sono sicuramente tra gli ingredienti preferiti della sua narrativa, capace di trascinare il lettore in un fitto labirinto dominato dalla suspence e dall'intreccio arguto. Un autore da 10 milioni di copie, le cui storie hanno fatto il giro del mondo, facendo conoscere anche agli stranieri il "vigatese", quel misto di italiano e vari dialetti siciliani, parlato nella cittadina immaginaria di Vigata. Camilleri ci mancherà, ma le sue storie, per fortuna, resteranno sempre qui a farci compagnia.

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