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Come presentare la tesina all’esame di maturità: idee su argomenti e collegamenti

Come fare e come presentare la tesina perfetta all’esame di Maturità? Trucchi ed errori da evitare, e consigli e suggerimenti su strutture, modelli, argomenti, collegamenti e mappe concettuali da seguire per fare colpo sulla commissione e ottenere il massimo del punteggio.
A cura di Ida Artiaco
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Superato lo scoglio delle prove scritte della Maturità, ai 500mila studenti italiani dell'ultimo anno delle scuole superiori manca ora soltanto un piccolo sforzo prima del desiderato diploma. Si tratta del colloquio orale, che i ragazzi dovranno sostenere nei prossimi giorni, secondo un calendario stabilito dai singoli istituti, ma che non è sbagliato pensare cominceranno intorno alla prima settimana di luglio per terminare entro la prima metà del mese. Il proprio biglietto da visita, per far colpo sui professori interni ed esterni della commissione, è la tesina: un'esposizione brillante e gli argomenti trattati possono darvi la possibilità di aumentare, anche considerevolmente, il voto finale, se il punteggio ottenuto con gli scritti, che verrà reso noto il giorno prima dell'inizio dei colloqui, non dovesse soddisfare le vostre aspettative. Ecco, allora, almeno 5 consigli per superare l'orale degli esami di Stato nel miglior modo possibile.

Tesina e mappa concettuale: avere le idee chiare

Un'esposizione chiara e interessante della tesina può far ottenere al candidato fino a 30 punti da aggiungere a quelli delle prove scritte per il voto finale della Maturità. Per cui, bisogna fare molta attenzione non solo agli argomenti scelti, che devono essere quanto più originali è possibile, ma anche alla loro narrazione. È vero che ormai quel che fatto è fatto, ma cercate di controllare tutti i collegamenti tra le varie materie a cui avete pensato, magari aiutandovi con una mappa concettuale. Niente vieta che possiate inserire nella spiegazione di opere letterarie e scientifiche esperienze personali, che renderanno meno impersonale il vostro lavoro. Fate una prova, prima di recarvi davanti alla commissione, a casa e ad alta voce, magari davanti a un genitore o a un amico che possano darvi consigli su come migliorare l'esposizione.

Non badate alla durata del colloquio

Una delle domande più cercate in Rete è: "Quanto dura il colloquio orale della Maturità?". In realtà, una risposta non esiste. In genere, i candidati hanno in media 15/20 minuti a testa, in cui non solo esporre la tesina ma anche rispondere alle domande dei commissari. Ma non c'è una regola fissa, bisogna essere pronti agli imprevisti. Per cui, è inutile preoccuparsi troppo del tempo a propria disposizione che, piuttosto, bisogna saper gestire nel migliore dei modi, non lasciandosi prendere dal panico. Non fatevi sopraffare dall'ansia, anche perché gli orali sono a porte aperte, chiunque può assistervi, compresi i familiari, per cui attenzione a tenere tutto sotto controllo e a non fare la figura degli impreparati.

Sì alla sintesi ragionata: la lunghezza della tesina

Anche se la durata del colloquio non deve essere tra le vostre preoccupazioni principali, mirate sempre alla sintesi. Create un discorso corposo, che tocchi tutte le materie affrontate durante l’anno e che esponga naturalmente i collegamenti, in modo da non lasciare spazio ad appunti o domande. L'esaustività è ovviamente impossibile, ma cercate di non riversare sulla commissione parole a raffica, selezionate i contenuti più importanti e offritene una panoramica, tenendovi pronti a soddisfare eventuali richieste di approfondimento. In genere, la capacità di individuare l'essenziale e di stabilire gerarchie tra i concetti è un indizio di competenza molto più importante dell'improvvisazione, e che viene spesso premiata anche dai professori esterni che non conoscono le abilità e la carriera pregressa dei singoli candidati.

Rispondere sempre alle domande dei commissari

Dopo l'esposizione della tesina, comincia la seconda parte del colloquio orale, molto temuta da tutti gli studenti. Si tratta del momento riservato alle domande da parte della commissione su tutti gli argomenti trattati nel programma scolastico del quinto superiore. Il consiglio, in questo caso, è di provare sempre a rispondere con quello che si sa dell'argomento, evitando di apparire impreparati o di puntualizzare che un determinato argomento richiesto non fa parte del piano di studi. In genere, si parte da una materia a piacere, per cui siate astuti nella scelta di ciò che intendete esporre, in modo da poter indirizzare la discussione su ciò su cui siete più ferrati.

Ripassate gli argomenti delle prime tre prove

Infine, si passa, prima del congedo, alla correzione delle prove scritte. Se avete scelto come traccia del tema d'italiano l'analisi del testo di Giorgio Caproni, ad esempio, ripassate la vita e le opere dell'autore toscano, se invece avete scelto il tema storico date un'occhiata alle problematiche degli anni Cinquanta e Sessanta. Cercate anche di ricordare eventuali errori presenti nei testi scritti, sui quali potrebbe vertere la revisione da parte della commissione. Nell'attesa della fine dell'orale, potete anche cominciare a fare qualche calcolo sul voto finale. Il punteggio delle prime tre prove è reso noto il giorno prima dell'inizio dei colloqui. Ciascuno è espresso in quindicesimi, e bisogna sommarlo a quello dell'ultima prova, che può arrivare, a discrezione della commissione esaminatrice, fino a un massimo di 30 punti. Gli stessi commissari hanno poi a disposizione per ciascun candidato 5 punti di bonus che possono attribuire o meno a seconda delle proprie esigenze.

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