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Speciale Elezioni europee 2019

Come funzionano le istituzioni europee

Il Parlamento europeo è l’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini. Viene rinnovato ogni cinque anni e nei mesi successi alle elezioni europee si eleggono anche il presidente del Consiglio europeo e quello della Commissione, insieme a tutti i commissari. Ma come funzionano le istituzioni Ue? Che ruolo hanno i deputati e i commissari e qual è il loro stipendio?
A cura di Stefano Rizzuti
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Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio europeo sono le tre istituzioni dell’Unione più importanti a livello politico e che più influiscono sulla vita politica di tutti i giorni del nostro Paese. Istituzioni con cui spesso anche il nostro governo si deve rapportare per le scelte di politica interna e, soprattutto, di economia.

Ma come funzionano le tre istituzioni Ue? Da chi sono composte e come vengono scelte? Cerchiamo di capire quali siano le prerogative di ogni singolo organo, come svolgono il loro lavoro e in che modo le competenze delle tre istituzioni si intersecano tra di loro. E cerchiamo di capire perché sono importanti le istituzioni europee e in che modo possano influenzare la nostra vita di tutti i giorni, facendo diventare importante il voto delle elezioni europee non solo per le dinamiche interne al governo nazionale ma anche per il futuro dell'Europa e, di conseguenza, dell'Italia che dell'Ue fa da sempre parte.

Cos'è il Parlamento Europeo

Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’Ue eletta direttamente dal popolo: è stato rinnovato con le ultime elezioni europee. Il Parlamento ha il ruolo di legislatore e condivide con il Consiglio europeo il potere di adottare e modificare le proposte legislative. Decide, inoltre, sul bilancio dell’Ue e vigila sull’operato della Commissione e di altri organi dell’Ue. Il Parlamento è composto dal presidente, dai vicepresidenti e dai deputati. Il suo ruolo è stato rafforzato con il trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009: è sempre più a pieno titolo legislatore e assume poteri di bilancio. Inoltre, ha un ruolo chiave nell’elezione del presidente della Commissione europea, poiché l’Europarlamento ha il diritto di nominarlo sulla base di una proposta del Consiglio europeo che tenga conto dei risultati delle elezioni per il Parlamento europeo.

Com’è composto il Parlamento europeo

I deputati europei vengono scelti dagli elettori di tutti gli stati membri. Hanno un mandato che dura cinque anni e nella legislatura 2019-2024 saranno 705 dopo l'ufficializzazione della Brexit (finora sono 751 ma con l'uscita del Regno Unito dall'Ue diminuiranno). I deputati europei sono raggruppati non per nazionalità ma per affinità politiche. Ogni gruppo deve essere composto da almeno 25 deputati provenienti da almeno un quarto degli stati (quindi almeno sette diversi). Ogni deputato può aderire a un solo gruppo. Chi non aderisce a nessun gruppo è considerato un “deputato non iscritto”. Ogni gruppo elegge un presidente o due copresidenti e un ufficio di presidenza.

Come sono eletti i deputati al Parlamento europeo

Il Parlamento europeo è l’unica istituzione Ue i cui membri vengono eletti direttamente. E proprio l’Europarlamento avrà poi il compito di nominare – su proposta del Consiglio europeo – il presidente della Commissione europea, sulla base dei candidati espressi dai singoli partiti – a livello comunitario – prima delle elezioni. Il candidato del primo partito, quello che ha conquistato più seggi, dovrebbe quindi essere scelto come presidente dell’esecutivo Ue. Ma questo principio, non essendo scritto nei trattati, potrebbe anche essere messo in discussione.

Cosa fa il Parlamento europeo

Il Parlamento europeo si riunisce in seduta plenaria tutti i mesi, tranne ad agosto, a Strasburgo. La plenaria dura quatto giorni: da lunedì a giovedì. Nel caso in cui ci siano sedute plenarie aggiuntive si svolgono a Bruxelles. Durante la plenaria il Parlamento si occupa prevalentemente di discussioni e votazioni. Ma può anche presentare interrogazioni alla Commissione europea (di solito il martedì) e al Consiglio europeo (di solito il mercoledì). Le votazioni avvengono solitamente intorno a mezzogiorno. Ai testi in discussione è possibile presentare modifiche attraverso gli emendamenti.

Il voto avviene molto spesso per alzata di mano. Nel caso in cui ci sia incertezza sull’esito, si può chiedere lo scrutinio elettronico per avere risultati precisi. Se, inoltre, un gruppo parlamentare o 40 deputati lo chiedono, si vota per appello nominale. Quasi sempre si vota a maggioranza. C’è inoltre un quorum (per considerare valido il voto) rappresentato dalla presenza di almeno un terzo dei deputati. Gli eurodeputati votano relazioni legislative, la procedura di bilancio e relazioni non legislative.

Dove si trova l’Europarlamento

Il Parlamento europeo ha tre sedi. Quelle principali si trovano a Bruxelles, in Belgio, e a Strasburgo, in Francia. In quest’ultima si svolge l’assemblea plenaria, mentre a Bruxelles si riuniscono soprattutto le commissioni. C’è poi un’altra sede, nel Lussemburgo: lì si trova il segretariato generale dell’istituzione. Lussemburgo è la prima sede storica dell’emiciclo, ma ora si svolge quasi unicamente l’attività amministrativa.

Chi sono gli eurodeputati

Ogni stato membro sceglie, tramite elezioni, i suoi rappresentanti da mandare a Strasburgo e Bruxelles. I deputati europei, o eurodeputati o europarlamentari, sono gli unici rappresentanti delle istituzioni europee scelti direttamente dai cittadini attraverso elezioni. Una volta eletti, i parlamentari europei scelgono il loro gruppo d'appartenenza ma non hanno alcun vincolo e sono, perciò, liberi di votare su ogni legge o provvedimento come preferiscono, senza dover necessariamente seguire le indicazioni dei gruppi a cui sono iscritti. Il Parlamento Ue sceglie il suo presidente e i vicepresidenti. I deputati vengono inoltre inseriti nelle commissioni permanenti e ogni gruppo parlamentare elegge il suo presidente.

Cosa fa un europarlamentare

I deputati europei vengono eletti in ogni stato membro sulla base della legge elettorale prevista in quello Stato, con un sistema proporzionale. Il Parlamento è presieduto dal presidente dell’Aula, eletto per un periodo rinnovabile di due anni e mezzo, cioè metà legislatura. A lui spetta il compito di sovrintendere i lavori d’Aula. Rappresenta l’Europarlamento a ogni Consiglio europeo. Per preparare il lavoro della plenaria la discussione viene prima aperta nelle commissioni. Quelle permanenti ora sono 20, composte ognuna da almeno 25 e massimo 73 deputati. Ogni commissione ha un presidente, un ufficio di presidenza e una segreteria. La loro composizione rispecchia quella dell’Aula.

Le commissioni elaborano, modificano e votano le proposte legislative ed esaminano, inoltre, le proposte della Commissione europea e del Consiglio. Possono anche essere istituite commissioni temporanee su argomenti specifici o d’inchiesta. I deputati possono intervenire in aula e in commissione nella propria lingua, che viene poi tradotta in simultanea in un totale di 24 lingue.

Chi è e cosa fa il presidente del Parlamento europeo

Il presidente del Parlamento europeo ricopre la prestigiosa carica per due anni e mezzo (metà legislatura), una carica comunque rinnovabile. Il presidente del Parlamento europeo non ha solo il compito di sovrintendere i lavori dell'Aula durante la plenaria, ma svolge anche altri ruoli di rappresentanza dell'istituzione in contesti diversi. Per esempio, rappresenta il Parlamento europeo durante ogni Consiglio europeo, presentando ai capi di Stato e di governo la posizione dell'Aula rispetto ai singoli temi e provvedimenti che vengono poi discussi dal Consiglio. È anche il rappresentante del Parlamento al di fuori di esso, in tutti i contesti ufficiali internazionali.

Cos’è e cosa fa la Commissione europea

La Commissione europea è l’organo esecutivo dell’Ue, responsabile delle proposte e dell’attuazione della legislazione comunitaria. Monitora, inoltra, i trattati e garantisce il funzionamento quotidiano dell’Unione. Ha un ruolo attivo nello sviluppo della strategia generale dell’Ue e delle sue politiche. Tra i suoi compiti principali ci sono: proporre leggi, aiutare gli stati membri ad attuare la legislazione, gestire il bilancio Ue, rappresentare l’Ue al di fuori dell’Unione. Per quanto riguarda il bilancio, in particolare, ha il compito di preparare e proporre il progetto di budget per l’Ue.

La Commissione è suddivisa in direzioni e servizi sulla base dei settori delle specifiche politiche. Ogni direzione fa capo a un commissario che, in tutto, sono 28. Insieme definiscono l’orientamento strategico e politico della Commissione. Il collegio dei commissari viene rinnovato ogni cinque anni.

Ogni cinque anni il Consiglio europeo propone al Parlamento un candidato alla presidenza della Commissione, sulla base della configurazione venuta fuori dalle elezioni europee per il rinnovo del Parlamento. Poi il presidente nominato sceglie i vicepresidenti e i commissari che devono passare al voglio dei capi di Stato Ue nel Consiglio. Infine, il Parlamento si esprime sull’adeguatezza del candidato, prima del voto finale della plenaria su tutto il collegio dei commissari. I commissari sono uno per ogni Paese Ue: ci sono inoltre un primo vicepresidente, quattro vicepresidenti e un Alto rappresentante per gli Affari esteri che è anche vicepresidente.

Cos’è e cosa fa il Consiglio europeo

Il Consiglio europeo definisce gli orientamenti politici generali dell’Ue e le sue priorità. Ne fanno parte i leader nazionali e dell’Ue ed è guidato da un presidente e formato dai capi di Stato o di governo dei Paesi membri. Ne fanno parte anche il presidente della Commissione Ue e l’Alto rappresentante per gli Affari esteri. Il Consiglio ha sede a Bruxelles e rappresenta il livello più elevato di cooperazione politica tra i paesi dell’Unione. Solitamente si riunisce ogni tre mesi e viene presieduto dal presidente permanente. Quest’ultimo ha un mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una volta.

Il Consiglio gestisce tutte le questioni che si possono risolvere a un livello inferiore di cooperazione intergovernativa. Definisce, inoltre, la politica comune estera e di sicurezza. Ha anche il compito di eleggere candidati a ruoli di alto profilo come il presidente della Bce e della Commissione europea. Il Consiglio, solitamente, si riunisce quattro volte l’anno, ma è possibile che venga convocato in seduta straordinaria, se necessario. Adotta le decisioni per consenso, ma in taluni casi anche all’unanimità o a maggioranza qualificata. A votare sono solo i capi di Stato o di governo.

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