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Coldiretti: “100mila posti di lavoro in agricoltura. Il governo ci creda”

L’associazione di categoria ha spiegato come nel 2013 gli italiani abbiano speso 20 miliardi di euro in prodotti a “chilometro zero”, biologici, sfusi o con denominazione di origine.
A cura di Davide Falcioni
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1940: un agricoltore torna a casa (Foto di Fox Photos/Getty Images)

Centomila posti di lavoro assicurati nel settore dell'agricoltura: è quanto stima la Coldiretti, che ieri ha presentato al Mandela Forum di Firenze il dossier "Lavorare e vivere green in Italia" in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente proclamata dalle Nazioni Unite. Il report, oltre a fornire le potenzialità occupazionali del settore agricolo, ha rivelato come nel 2013 gli italiani abbiano speso quasi 20 miliardi di euro per acquistare prodotti alimentari a chilometro zero, biologici, sfusi o con denominazione di origine.

Coldiretti: "Boom di acquisti di prodotti chilometro zero"

L'appuntamento fiorentino ha attirato circa 10 mila agricoltori da tutta Italia, che hanno potuto assistere a un interessante dibattito sulle potenzialità del settore. I numeri, infatti, suggeriscono un'approfondita riflessione. Mentre la crisi economica ha fatto crollare gli acquisti dei generi alimentari nei canali "tradizionali", secondo Coldiretti il dato è nettamente in controtendenza per quanto concerne i prodotti locali e a "chilometro zero": rispetto all’inizio della congiuntura economica, nel 2007, è aumentato del 65% il fatturato della spesa green, oltre 20 miliardi solo nel 2013, incrementata del 25% rispetto all’anno precedente. Ciò vuol dire che un numero sempre maggiore di italiani decidono di acquistare prodotti locali o a chilometri zero, trasportati con mezzi a basso impatto ambientale, non trattati con prodotti chimici oppure sfusi, senza imballaggi da smaltire, specialità con denominazione di origine controllata o protetta.

Coldiretti: "Il governo investa nel settore agricolo"

Il boom del settore agricolo apre inevitabilmente alla possibilità di creare occupazione. Secondo Coldiretti, "venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano le occupazioni tradizionali sono emerse tutte le criticità di lavori che molti considerano ripetitivi e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna". E ancora: "Quasi un’impresa agricola italiana su tre – segnala l'associazione di categoria – è nata negli ultimi dieci anni, il 6.9% dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 54.480 aziende". Infine l'invito di Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti: "L’agricoltura ha bisogno di coraggio. Chiediamo al governo coraggio nel prendere decisioni importanti. Oggi nelle campagne il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea".

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