Catania, ucciso con una fucilata in testa e gettato in un tombino. Due minorenni fermati

Il corpo senza vita di un pensionato, Domenico Citelli, incensurato di 71 anni, è stato trovato nella notte tra 5 e 6 ottobre in un tombino a pochi metri dalla sua abitazione di via Teocrito a Pedara, in provincia di Catania, avvolto in un sacco. La scoperta è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte dei vicini di casa dell’uomo che hanno allertato le forze dell'ordine. La causa del decesso sembra essere un colpo di fucile alla testa. Sul posto i carabinieri della compagnia di Acireale. Gli autori del macabro omicidio sarebbero il figlio della compagna romena dell'uomo, 15 anni, e un amico di quest'ultimo, di 16 anni, che avrebbe partecipato a tutte le fasi del delitto, dall'uccisione all'occultamento del cadavere. Per questo motivo l'inchiesta è passata di competenza alla Procura per i minorenni che ha disposto il fermo nei confronti dei due giovani.

I Carabinieri del reparto scientifico all'interno della villa dell'uomo, che era originario di Catania, hanno trovato un fucile calibro 12. Citelli, era un ex dirigente della Regione Siciliana in pensione. L'uomo abitava proprio con il figliastro in una zona al confine tra i Comuni di Pedara e Nicolosi, abitata da vacanzieri o da catanesi che hanno la casa di villeggiatura. I militari  ora stanno cercando di capire il movente dell'atroce esecuzione. I due giovani sono ancora rinchiusi in caserma. Il reato contestato è di omicidio aggravato premeditato in concorso e occultamento di cadavere. Il delitto sarebbe dovuto ai forti contrasti tra Citelli e il giovane. La madre di quest'ultimo era andata via di casa da molto tempo.