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Casaleggio avvisa Pizzarotti: “Non rispetta promesse. Chi fallisce è fuori dal M5S”

La prima intervista del guru pentastellato dopo l’intervento per l’edema cerebrale: “Renzi? Berlusconi dovrebbe averne paura, visto che è un suo clone”.
A cura di Biagio Chiariello
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Nei giorni scorsi aveva annunciato che in fase di campagna elettorale avrebbe rilasciato interviste a giornalisti che reputa indipendenti.  Lui Gianroberto Casaleggio, guru del Movimento 5 Stelle, sempre riluttante alle apparizioni pubbliche, esce di nuovo allo scoperto, dopo l’intervento chirurgico a cui si è dovuto sottoporre.  Lo fa tramite un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, nella quale affronta tutti i temi di politica e attualità. Si parla anzitutto di espulsioni: "Sono il risultato della nostra democrazia diretta .Gli espulsi? Erano imputati di comportamento continuativo contro il Movimento, facendo dichiarazioni ai giornali ogni volta che c'era qualunque attività fatta dal Movimento". E ancora: "Se all’interno dei gruppi ci sono posizioni diverse, si decide a maggioranza e quella decisa è la posizione del gruppo – continua il co-fondatore del M5S -. Ma se mentre il gruppo sta discutendo, chi è in minoranza esce e dichiara ai giornali: qui non c’è democrazia e io voto come mi pare, allora così non va. Noi vogliamo il vincolo di mandato. E ora metteremo sanzioni anche economiche. Chi è eletto dentro il movimento deve rispondere all’elettore".

Insomma, Federico Pizzarotti è avvisato:."Chi non mantiene gli impegni presi – avverte Casaleggio- va cacciato".

E in tal senso afferma: "Se prendo l’impegno di chiudere un inceneritore, o lo chiudo o vado a casa". Il riferimento è al termovalorizzatore di Ugozzolo, su cui il sindaco di Parma è stato costretto a fare dietrofront dopo una campagna elettorale in cui Beppe Grillo aveva promesso ai cittadini di Parma che non sarebbe mai stato avviato. A fine agosto, però Pizzarotti si è dovuto piegare alle sentenze del Tar e di fatto accettare l’accensione dell’impianto.

Sulla possibilità che Renzi attiri i voti degli elettori M5S, "noi abbiamo dimostrato di essere coerenti. Uno può magari non essere d’accordo con le nostre posizioni, ma quello che abbiamo detto è quello che abbiamo fatto, a partire dalla rinuncia ai 42 milioni di euro di finanziamento pubblico. Dunque non abbiamo alcuna paura di Renzi", dichiara al Fatto Casaleggio. "Semmai dovrebbe averne paura Berlusconi, visto che Renzi è un suo clone. Può darsi che prenda molti voti che erano di Berlusconi".

Si parla anche dell'Euro. "Noi non abbiamo impostato la campagna elettorale sull’uscita dall’euro, ma per rimanere dentro l’Europa – dice il guro pentastellato – e intendiamo l’Europa economica, perché quella politica è scomparsa – noi pretendiamo di avere delle garanzie e di poter far sentire la nostra voce come Stato italiano", spiega Casaleggio. "Noi vogliamo uscire solo se non avremo garanzie e la nostra voce non sarà ascoltata. Ma non diciamo: l’euro è sbagliato. Diciamo: l’applicazione del sistema euro non sempre è gestibile".

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