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Cancellieri turbata per il bambino di Padova: “Rispondere con razionalità”

Continua a far discutere l’operazione che ha portato gli agenti della polizia a prendere un bambino di 10 anni con forza pur di affidarlo al padre. Sulla questione è intervenuta il ministro dell’Interno Cancellieri: “Immagini che turbano, capire il perché”.
A cura di Susanna Picone
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Continua a far discutere l’operazione che ha portato gli agenti della polizia a prendere un bambino di 10 anni con forza pur di affidarlo al padre. Sulla questione è intervenuta il ministro dell’Interno Cancellieri: “Immagini che turbano, capire il perché”.

La storia di Leonardo, il bambino del padovano prelevato a scuola dalla polizia per essere affidato al padre, ha suscitato molte polemiche e ha spinto tanti esponenti del mondo politico a chiedere risposte al capo della polizia. Per troppi, infatti, per nessuna ragione un bambino di 10 anni deve essere trattato in quel modo. Il capo della polizia Manganelli, rispondendo a Schifani, ha avviato un’indagine interna scusandosi con la famiglia del bambino, quella stessa famiglia che nel corso della giornata ha espresso i propri punti di vista (la madre, in seguito alle scuse della polizia, ha detto di accettarle ribadendo però “che questo non è il modo di prelevare i bambini”). Nel pomeriggio ha parlato anche il padre di Leonardo, convinto di averlo salvato in questo modo. La situazione è certamente complessa – l’ha ribadito più volte la questura e lo ha poi sottolineato anche il ministro Cancellieri – ma le immagini del prelievo forzato a scuola non possono passare inosservate.

"Se agenti si sono comportati male avranno ciò che la disciplina prevede" – Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri si è detta turbata per il video affermando che “vedere un bambino trascinato così è una cosa che colpisce molto e fa male vedere che accadono fatti di questo genere”. La Cancellieri però ha ribadito anche la necessità di rispondere con la razionalità all’emotività per capire esattamente cosa è successo e perché.  Poi il ministro ha provato a soffermarsi sulla storia personale di Leonardo, una vicenda sicuramente “drammatica” appellandosi ai suoi genitori: “Ai genitori del bambino, avendo una situazione del genere, dove saranno uno contro l’altro voglio dire che quello che conta è il bambino. Per amore di un figlio si deve essere disposti anche a dei sacrifici”. La Cancellieri ha anche assicurato che, riferendosi agli agenti responsabili del “prelievo”, che “se si sono comportati male avranno quello che la disciplina prevede. Se sono fatti complessi che appartengono ad altri enti, la polizia è andata di supporto”.

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